Il meglio di IFN
Melannurca campana Igp, avvio campagna positivo
Con Galdiero (Aop Luce) focus sui trend produttivi e commerciali
Si è appena conclusa la prima settimana di commercializzazione della Melannurca campana Igp di Aop Luce e con l’Amministratore delegato dell’azienda, Giacomo Galdiero abbiamo fatto luce sui trend produttivi e commerciali. Anche se le quotazioni sono superiori rispetto allo scorso anno, i volumi sono stati ridimensionati dai fattori climatici con un calo di circa il 30%. Ma vediamo la campagna nei dettagli.
“In questo momento siamo nel pieno della fase dell’arrossamento della Melannurca Campana Igp, ovvero del processo più tipico, attraverso il quale avviene il completamento della maturazione del frutto, non sull’albero ma a terra, su letti di truciolo di abete chiamati ‘melai’ - spiega Galdiero a IFN – qui la permanenza dura circa 15 giorni per ciascuna partita, ed avrà termine orientativamente nella seconda decade di novembre”.
La raccolta dei frutti era già iniziata nella seconda decade di settembre, in linea con una normale campagna.
L’annata si presenta però scarica: “Stimiamo un calo di circa il 30% della produzione, prevalentemente a causa delle condizioni climatiche poco favorevoli che hanno caratterizzato le varie fasi fenologiche”, commenta l’amministratore delegato.
Venendo alle caratteristiche tecniche dei frutti: “La prevalenza quest’anno è rappresentata da calibri medio-grandi e di elevata qualità – illustra Galdiero – Per questo la commercializzazione verterà principalmente sul formato del vassoietto da 4 frutti e sullo sfuso, mentre la confezione in sacchetto/rete rimarrà marginale. Grazie al clima caldo e soleggiato che ci sta accompagnando in questa prima fase dell’autunno, tutte le operazioni di arrossamento dovrebbero svolgersi regolarmente e rapidamente, garantendo una pigmentazione ottimale del frutto ed anche una buona tenuta per la conservazione invernale”.
Conclusa la prima settimana della commercializzazione, ci sono buone prospettive per il futuro: “L’avvio è stato positivo, ovviamente i volumi sono stati sostenuti perché sono stati effettuati gli ordini di impianto per i negozi, poi la situazione si stabilizzerà nelle prossime settimane e potremo fare una valutazione più precisa – specifica l’ad - Per ora la quotazione è leggermente superiore a quella dello stesso periodo del 2022 e speriamo di riuscire a mantenerla tale perché il prodotto richiede un processo produttivo molto costoso e la scarsa produttività di quest’anno appesantisce ulteriormente la situazione”.
Nonostante il frutto rappresenti ancora una nicchia, non mancano prospettive di crescita su tutto il territorio nazionale. “La melannurca – specifica Galdiero - rappresenta ancora una nicchia della produzione di mele italiane, con un quantitativo totale stimato che mediamente si attesta sulle 45.000 tonnellate, di cui solo una parte viene certificata a marchio IGP e prende quindi il nome di Melannurca Campana IGP”. L’ad di Aop Luce sottolinea come il consumo del frutto sia più sviluppato nel centro e sud Italia, dove la melannurca rappresenta un prodotto della tradizione, ma “grazie agli investimenti effettuati in comunicazione ed alla distribuzione capillare nei punti vendita della GDO su tutto il territorio nazionale, le vendite sono molto positive anche in regioni come Piemonte e Lombardia”.
Anche quest’anno continua l’investimento aziendale nelle attività sui punti vendita con hostess e allestimenti personalizzati: “Riteniamo che sia una modalità di comunicazione di impatto, che ci consente di costruire un rapporto diretto con il consumatore e spiegare le caratteristiche di unicità di questa mela – conclude l’amministratore delegato - In particolare, la riproduzione del melaio all’interno del reparto ortofrutta è risultata molto evocativa, offre la possibilità al consumatore di comprendere concretamente il processo che rende questo frutto così tipico”.