Attualità
Maxi sequestro Esselunga per 48 milioni di euro
L'azienda: «Abbiamo sempre operato nel rispetto della legalità»
Esselunga è finita nel mirino della procura della Repubblica di Milano. I finanzieri del Comando provinciale di Milano hanno dato infatti esecuzione a un decreto di sequestro preventivo d'urgenza per l'importo complessivo di 47.765.684,45 euro. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera sarebbe stata realizzata «una complessa frode fiscale caratterizzata dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale del meccanismo illecito, di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti e dalla stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo di fatture inesistenti per un ammontare complessivo di oltre 221 milioni di euro, più Iva superiore a 47 milioni di euro».
In particolare, ricostruendo la «filiera della manodopera», è stato rilevato che i rapporti di lavoro con la società committente sono stati in taluni casi «schermati» da società «filtro» che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative, mentre in altri sono stati intrattenuti direttamente con quest’ultime che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’Iva e, nella maggior parte dei casi, degli oneri di natura previdenziale e assistenziale. Sono in corso diverse perquisizioni nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte nelle province di Milano, Novara e Bergamo e si sta procedendo alla notifica delle informazioni di garanzia, oltre che per le responsabilità personali in ordine ai reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti della società.
Esselunga: legalità sempre rispettata, piena collaborazione
Esselunga fa sapere in una nota di essersi attivata «per offrire la più ampia collaborazione alle autorità giudiziarie e pieno supporto per lo svolgimento delle attività». «Attendiamo con fiducia le verifiche e gli approfondimenti, nella consapevolezza di aver operato sempre nel rispetto della legalità», dichiara l’azienda.