Dal campo
Massimo Cristiani: “La patata Novella è il simbolo di una filiera pronta al futuro”
Selenella guida la campagna 2025 con sostenibilità e agricoltura di precisione

Con l’avvicinarsi della fine della campagna, la patata Novella si conferma protagonista nei campi e sulle tavole italiane. Simbolo di stagionalità e qualità, rappresenta un momento chiave per il comparto pataticolo nazionale. In particolare, per Selenella, realtà di riferimento per la pataticoltura italiana, che anche quest’anno si conferma punto fermo nella filiera grazie a una produzione che, nonostante le difficoltà climatiche, si presenta promettente.
Le piogge abbondanti e le condizioni meteo instabili dell’inverno non hanno compromesso la qualità del raccolto per tutta la durata della campagna. A fare il punto sull’annata e sulle prospettive del settore è Massimo Cristiani, Presidente del Consorzio Patata Italiana di Qualità - Selenella, che ci racconta i tratti distintivi di questa stagione e le strategie messe in campo per valorizzare al meglio la patata Novella.

Angelo Angelica – Presidente Cristiani, com’è andata la campagna di scavo delle patate Novelle Selenella? Quali sono i primi dati che potete condividere?
Massimo Cristiani – La campagna 2025 delle Patate Novelle Selenella si è svolta in un contesto climatico complesso, ma possiamo ritenerci soddisfatti. Dopo un inverno e una primavera insolitamente piovosi e un giugno torrido, siamo riusciti a portare sul mercato un prodotto sano e di alta qualità. La raccolta è terminata in Sicilia, in particolare nella zona di Siracusa, dove il ritardo iniziale, dovuto al maltempo, è stato recuperato grazie a una filiera ben organizzata. Le attività della raccolta sono poi proseguite in Sardegna, Lazio ed Emilia-Romagna.
Angelica – Le piogge abbondanti di fine inverno/primavera hanno rappresentato un problema: in che modo avete gestito la parte agronomica per garantire qualità e resa?
Cristiani – Le condizioni meteo ci hanno messo alla prova, ma la nostra risposta è stata tempestiva ed efficace. Gli operatori, molto specializzati, hanno adottato tecniche innovative per poter eseguire tutte le pratiche agronomiche necessarie anche in condizioni estreme. Sfruttando anche l’agricoltura di precisione, supportata da una rete di sensori e dal lavoro dei nostri agronomi, che ci ha permesso di ottimizzare le risorse e proteggere la qualità del raccolto.

Angelica – Rispetto al 2024, come si colloca questa annata dal punto di vista produttivo e qualitativo?
Cristiani – Il 2025 si sta rivelando un anno di consolidamento. Nonostante le difficoltà, le nostre previsioni sono ottimistiche e, al momento, la qualità è elevata, con una buona omogeneità del calibro e senza problematiche rilevanti. Questo è il frutto di un lavoro costante sulla filiera e di una visione strategica che ci ha portato a estendere le aree di coltivazione e a rivedere i tempi e i metodi di lavorazione per poter evitare problematiche legate al cambio climatico in determinati areali.
Angelica – A livello di mercato, la campagna commerciale è ancora in corso: quali sono le aspettative di vendita e le prime risposte della Gdo e dei consumatori?
Cristiani – Le risposte sono positive. La Gdo ha confermato la fiducia nel nostro prodotto, riconoscendone la qualità e la distintività. I consumatori continuano a premiare la Novella Selenella per la sua freschezza, la tracciabilità e l’origine 100% italiana. Le vendite sono state buone, con una domanda in crescita al Centro Nord e risultati soddisfacenti.

Angelica – Il Consorzio punta da sempre sulla sostenibilità e sulla tracciabilità: come si traducono questi valori nella filiera della patata Novella?
Cristiani – La sostenibilità è il cuore della nostra filosofia produttiva. Applichiamo il metodo della produzione integrata, riduciamo gli sprechi e investiamo in tecnologie per un’agricoltura di precisione. La tracciabilità è garantita lungo tutta la filiera - dal campo alla tavola - grazie a sistemi digitali avanzati. Questo ci consente di offrire un prodotto sicuro, controllato e rispettoso dell’ambiente. In particolare, tutto il sistema Selenella è certificato e garantito da un ente esterno.
Angelica – Guardando al futuro, quali saranno le priorità del Consorzio per affrontare il cambiamento climatico e continuare a garantire un prodotto di eccellenza?
Cristiani – Le nostre priorità sono chiare: innovazione, formazione e sostenibilità. Siamo partner del progetto di ricerca P.A.T.A.T.A., che mira a definire buone pratiche per la pataticoltura, con particolare attenzione all’uso efficiente dell’acqua e alla lotta contro i parassiti. Continueremo a investire in agricoltura 4.0, per raccogliere e analizzare dati in tempo reale, migliorare le rese e ridurre l’impatto ambientale. In questo senso lavoriamo a 360 gradi su ricerca e innovazione, in particolare su ricerche varietali, concimazione, difesa fitosanitaria e utilizzo dell’acqua. Vogliamo creare le condizioni per un’agricoltura sana, redditizia e resiliente, che valorizzi il territorio e dia sicurezza alle nostre aziende agricole.
Foto apertura: Massimo Cristiani, Presidente del Consorzio Patata Italiana di Qualità - Selenella
