Dal campo
Martignani, prove notturne per vedere gli effetti della nebulizzazione su Pink Lady
Federico Tazzari (Responsabile Commerciale Emilia Romagna): «L’elettrostatico azzera l’effetto deriva»
Mele fluorescenti, non sono una nuova varietà, bensì sono state le protagoniste delle prove notturne eseguite dall’azienda romagnola Martignani, che con i suoi nebulizzatori punta a ridurre le perdite di prodotto per deriva e migliorare la distribuzione del mezzo tecnico sulla pianta.
Le prove sono state eseguite presso l’azienda agricola La Colombarina, di Mirko Zauli nel faentino (RA), su melo varietà Pink Lady con nebulizzatori Martignani Whirlwind turbo 2 M612 600 litri portato con colonna da frutteto.
Descrive a IFN le prove eseguite - Federico Tazzari, Responsabile commerciale Martignani per l’Emilia-Romagna. “Una nottata che ha permesso di confermare gli obiettivi delle macchine Martignani: ridurre lo spreco di risorse e tutelare l’ambiente, utilizzando una tecnologia che salvaguardia il reddito generando risparmio. Prove interessanti e molto concrete perché i partecipanti hanno potuto toccare con mano l’efficienza dell’attrezzatura Martignani”.
Entriamo nel dettaglio dei trattamenti-prova
“Abbiamo eseguito irrorazioni con il nebulizzatore Whirlwind Turbo 2 dotato della colonna per il frutteto, dato che i meleti erano alti 4.20 metri e volevamo mostrare gli effetti anche sulla parte apicale della pianta”.
Sono state eseguite due prove: la prima con una distribuzione di 300 litri ad ettaro e la seconda a 150 litri ad ettaro. I risultati sono stati ottimali in entrambi i casi ma abbiamo notato, prova del risparmio che si ottiene con le macchine Martignani, che anche con il trattamento ridotto a 150 litri le goccioline distribuite erano perfettamente omogenee sui bersagli. L’operazione è stata eseguita con una velocità di 7,5 km/h in un interfilare di 4.50 metri.
“I presenti hanno potuto costatare con facilità l’uniformità del trattamento grazie al liquido fluorescente con cui abbiamo eseguito le operazioni. Per dar risalto al liquido abbiamo trattato di notte: i frutti avevano perfettamente catturato le goccioline e anche le zone apicali, germogli e frutti, non erano rimaste scoperte”.
“Le piante di Pink Lady trattate, allevate a fusetto, grazie all’effetto elettrostatico hanno attratto le goccioline e il fenomeno della deriva è stato assente”, ha concluso Tazzari.