Dal campo
Marrone di Castel del Rio Igp, a giorni via alla raccolta
Con Rontini (Il Regno del Marrone) una panoramica su ciò che ci aspetta
Comincerà in questi giorni la raccolta del Marrone di Castel del Rio Igp, eccellenza del territorio dell’Appennino Tosco-Romagnolo, e per l’occasione IFN ha intervistato Monia Rontini, titolare insieme al padre Sergio dell’Azienda Agricola Il Regno del Marrone, situata nel comune di Castel Del Rio (Bologna), che produce e commercializza questo pregiato frutto autunnale. L’azienda possiede anche alcuni castagneti nella zona di Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze, dove vengono prodotti i Marroni del Mugello Igp.
“La raccolta è in ritardo di circa una decina di giorni, in quanto normalmente vede il suo inizio intorno al 4 di ottobre: quest’anno il clima troppo caldo e la siccità hanno avuto effetti sulla maturazione dei frutti protraendo i tempi standard della stagione”, spiega Monia Rontini a IFN. “La qualità dei frutti è ottima ma la produzione di quest’anno è al 20% del suo potenziale a causa anche delle frane che hanno colpito il nostro territorio durante l’alluvione del mese di maggio, portandosi via circa un centinaio di castagni – anche secolari – che oltre al valore economico, hanno un valore naturalistico ed affettivo”.
Nella storica azienda agricola, infatti, si tramandano i castagni di generazione in generazione e questi diventano come parte della famiglia.
“I tragici avvenimenti della scorsa primavera hanno compromesso la fase di allegagione dei frutti, provocando una riduzione nei volumi prodotti. A questo quadro si aggiunge anche un cinipide, la vespa cinese, che è ancora presente in alcune zone dove quest’anno non vi sarà produzione da raccogliere”.
Le certificazioni come biologico, Igp, ma anche Raw Vegan, senza glutine e senza lattosio, aiutano ad aumentare la percezione premium del Marrone di Castel del Rio Igp, sia fresco che nelle sue lavorazioni proposte dall’azienda agricola: il prodotto essiccato a bassa temperatura nell’essiccatoio alimentato con la legna di castagno (derivata dalle potature), la farina di Marroni macinata lenta nel mulino a pietra utilizzando energia rinnovabile, la birra, le creme e i biscotti.
Riguardo all’importanza del marchio Igp, Rontini afferma: “L’attenzione crescente del mercato per l’Igp e per il biologico ci fa molto piacere perché significa che questi valori aggiunti sono premiati. Ciò che ha permesso a questo frutto di essere più conosciuto e più diffuso è la modifica del 2021 al disciplinare dell’Igp, dove si è prevista la certificazione anche per pezzature medio-piccole, sia per il mercato del fresco, essendo frutti buoni come quelli di maggiore calibro, che per utilizzarli nelle lavorazioni: questo ha consentito una più ampia diffusione del marchio ed una maggiore conoscenza del Marrone di Castel del Rio Igp”.
Per fare promozione del territorio, la famiglia Rontini ha trasformato la casa del trisnonno di Monia in un agriturismo in mezzo al castagneto dove poter accogliere le persone che vogliono imparare di più sui prodotti, sulla loro storia e sulla vallata dove nascono, grazie anche alla creazione della Fattoria Didattica sul Marrone di Castel del Rio Igp.
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