Attualità
Maltempo: grandine e vento devastano l’agricoltura del Centro-Nord
Colture distrutte, frutteti danneggiati e richiesta dello stato di calamità

Tra il 15 e il 16 giugno, un violento fronte temporalesco ha colpito l’Italia, soprattutto le regioni del Nord e parte del Centro, come il Lazio. Dopo giorni di caldo intenso, il maltempo ha portato grandinate eccezionali, trombe d’aria, allagamenti e smottamenti. Le zone più colpite sono Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia e Lazio. Ingenti i danni all’agricoltura, già in difficoltà per il clima estremo, con colture distrutte e infrastrutture danneggiate. Decine gli interventi dei Vigili del Fuoco.

Legacoop Romagna: danni ingenti, forte preoccupazione per la grandine
La recente ondata di maltempo ha causato danni ingenti ai terreni delle cooperative agricole e dei loro soci, in una vasta area che ha riguardato buona parte del territorio ravennate, dalle colline faentine al cervese. Minori i riscontri a Forlì-Cesena e a Rimini. Alla CAB Cervia si segnalano 100 millimetri di precipitazioni. Pur in assenza di grandine, si sono verificati venti di forte intensità che hanno causato gravi danni su 40 ettari di mais, 20 ettari di medica da seme e 20 ettari di girasole per allettamenti e rottura delle piante. Si sta valutando come intervenire sul vivaio di fragole, attualmente allagato, ma con prevedibili gravi danni anche qui. Allagamenti registrati anche dalla Cab di Campiano a sud del Comune di Ravenna.
La cooperativa Colli Romagnoli ha registrato danni da grandine nella valle del Santerno, nella valle del Senio e nella zona di Faenza-Brisighella. L'evento ha causato ingenti danni alla frutta e ai vigneti. Per quanto riguarda la moltiplicazione sementiera, danni alle colture di cavoli vengono segnalati dalla Cooperativa Agricola Cesenate. La preoccupazione maggiore rimane legata alla grandine, specialmente nelle zone tra Imola e Faenza, dove la cooperativa ha numerosi associati.
Apofruit Italia segnala alcuni problemi alle albicocche nelle aree più colpite. Anche il vento forte può rappresentare un rischio per le nettarine a causa dello sfregamento dei frutti contro i rami. Anche in questo caso resta alto l’allarme per il rischio grandine, soprattutto per le pesche, la cui stagione è appena iniziata.

Confagricoltura Verona: Vento e grandine, danni a frutteti e seminativi nel Veronese
Kiwi scorticati, albicocche ammaccate, ciliegie cadute a terra, rami spezzati. È il bilancio pesante della tempesta che si è abbattuta martedì pomeriggio sul territorio veronese, con gli effetti peggiori nell’Est a Belfiore. Maltempo, ma meno forte, anche a Ronco, Zevio ed Arcole. Danni da allettamento frumento e mais ci sono stati pure nel Basso Veronese, mentre in Lessinia vengono segnalati soprattutto alberi divelti e problematiche a impianti e strutture.
“È un disastro, tanto che sto preparando la richiesta dello stato di calamità naturale per quanto riguarda il Comune di Belfiore – riferisce Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Verona -. È stato micidiale il mix tra il vento fortissimo e la grandine fitta, che è diventata una raffica di proiettili. Le ultime ciliegie tardive sono state massacrate, così come le albicocche, ammaccate o scaraventate a terra. I kiwi sono spellati, con piante danneggiate. Lo stesso vale per mele e pere, a meno che non fossero protette dalle reti antigrandine. Anche una parte di seminativi è stata allettata: ci sono piante di mais spellate da cima a fondo”.
Divelti alberi secolari, campi allagati, danni a strutture e impianti antigrandine. Il bilancio funesto va ad aggiungersi ai danni di una primavera piovosa e umida, che ha causato perdite quasi totali sulle ciliegie precoci.
“Nel Basso Veronese la tempesta ha colpito meno, ma danni ai seminativi ci sono, con l’allettamento di frumento e mais a causa del forte vento – sottolinea Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona -. Credo che nessuno abbia più dubbi sui cambiamenti climatici in corso, con i quali, ogni anno, dobbiamo purtroppo fare i conti tra gelate, piogge eccessive, grandine e vento”. (aa)
Fonte: Ufficio stampa Legacoop Romagna e Confagricoltura Verona
