Il meglio di IFN
Maersk controvento, taglio di 10 mila dipendenti
Crollo ricavi del 46,7%, l'utile netto passa da 8,9 miliardi a 521 milioni di dollari
Terremoto nel mondo dello shipping: Il colosso danese Maersk - come riporta Shipping Magazine – ha annunciato il taglio di 10 mila dipendenti. Il gruppo, che conta 110 mila lavoratori, scenderà sotto quota 100 mila.
Alla base del tracollo, numeri che fanno tremare, soprattutto dopo la crescita post-pandemica. Purtroppo i numeri di Moller Maersk parlano chiaro: l’utile netto nel terzo trimestre è stato di 521 milioni di dollari contro gli 8,9 miliardi dell’anno precedente. I ricavi sono diminuiti a 12,1 miliardi da 22,8 miliardi e l’Ebit si è ridotto a 538 milioni da 9,5 miliardi. Nei nove mesi l’utile netto è diminuito a 4,4 miliardi da 24,2 miliardi, su ricavi per 39,3 miliardi da 63,7 miliardi.
Come affermato da Maersk, Il terzo trimestre è stato durissimo per la divisione “Ocean”, la principale del gruppo, che ha registrato una contrazione dei ricavi a 7,9 miliardi da 18 miliardi, nonostante un aumento dei volumi del 9%, ma con noli in calo, soprattutto nei collegamenti tra Asia ed Europa, America del Nord e America Latina.
“Il settore sta affrontando una nuova fase di normalità fatta di una domanda debole, prezzi in linea con i livelli storici e pressioni inflazionistiche sulla nostra base di costi. Fin dall’estate abbiamo visto un eccesso di offerta nella maggior parte delle aree geografiche che ha innescato un calo dei noli”, ha commentato a ShipMag il ceo Vincent Maersk. Dai tagli ai lavoratori il gruppo si attende risparmi per 600 milioni di dollari nel 2024 rispetto al 2023, con costi di ristrutturazione in aumento a 350 milioni di dollari, dai 150 milioni annunciati a inizio 2023.