Macfrut, tutto pronto per la fiera dei record

Il presidente Sergio Mattarella atteso oggi a Cesena per i 40 anni della manifestazione

Macfrut, tutto pronto per la fiera dei record

Giornata da annoverare nella storia per Macfrut, ma più in generale per l’ortofrutta italiana, quella di oggi, martedì 2 maggio. L’occasione è la speciale visita del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ospite nella città di Cesena per festeggiare i 40 anni della fiera internazionale dell’ortofrutta organizzata da Cesena Fiera. Nel cuore della città malatestiana (piazza della Libertà) è stata allestita un’anteprima della fiera insieme alle imprese della filiera ortofrutticola e del settore avicolo del territorio. In tutto 15 “stand” dedicati alle eccellenze dell’agrifood che il Capo dello Stato visiterà alle ore 11 prima di dirigersi al Teatro Bonci.

Nella giornata di domani, mercoledì 3 maggio al Rimini Expo Centre (ore 9.30-18), prende il via l’edizione numero 40 di Macfrut, in contemporanea a Fieravicola. Ad inaugurarla alle ore 11 sarà il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, alla presenza di Renzo Piraccini Presidente Macfrut, Ettore Prandini Presidente Nazionale Coldiretti, Cristiano Fini Presidente Nazionale CIA Agricoltori Italiani, Massimiliano Giansanti Presidente Nazionale Confagricoltura, Gian Luca Gallo Assessore Agricoltura Regione Calabria, Stefano Bonaccini Presidente Regione Emilia-Romagna e Matteo Zoppas Presidente di Agenzia Ice, il Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Maria Tripodi. A presentare l’evento sarà Simona Ventura.

È il via ufficiale di un’edizione di Macfrut dai grandi numeri che vivrà altri due momenti molto importanti sempre nella giornata di mercoledì. Prima di tutto alle ore 14 quando dalla Fiera di Rimini sarà svelato in anteprima nazionale il Padiglione Italia all’Expo di Doha. A seguire alle 15.30 sarà invece presentata la candidatura di Expo 2030 Roma.

Protagonista della tre giorni è la filiera dell’ortofrutta, settore strategico del made in Italy agroalimentare. Per Macfrut si tratta di numeri da record per i 60mila metri quadrati di superficie della fiera, pari a +35% rispetto allo scorso anno (due padiglioni in più), e addirittura +200% rispetto a otto anni fa. E ancora, in crescita gli espositori esteri (+50%) tanto da rappresentare il 38% del totale, a cui si aggiungono 1500 top buyer internazionali. A rendere unico l’evento troviamo un centinaio di appuntamenti nel corso dei tre giorni, i Saloni tematici sulle principali tematiche del settore (Biosolutions, International Blueberry Days, Spezie ed Erbe Officinali, Pomodoro, Vivaismo), un doppio campo prova con le novità tecniche e tecnologiche del settore, la Calabria Regione partner
Grandi presenze arrivano in ambito internazionale con il Sud America area partner protagonista in un intero padiglione, la prima volta del Messico e dell'Arabia Saudita, un maxi stand dell'Egitto con 22 aziende, un padiglione dedicato all’Africa con 19 Paesi e il ritorno della Cina con 32 aziende prima volta a una fiera agroalimentare dopo il Covid.

Al centro di tutto è il settore ortofrutticolo eccellenza del made in Italy per la forza della sua filiera, tanto da rappresentare un quarto della produzione agricola nazionale (1,2 milioni di ettari coltivati) e coinvolgere 300 mila aziende. Nel 2022 l’Italia ha prodotto circa 25 milioni di tonnellate di prodotti ortofrutticoli per un valore della produzione ortofrutticola di circa 15 miliardi di euro. Le esportazioni nel 2022 hanno superato i 10 miliardi di euro (freschi e trasformati) con un saldo della bilancia commerciale di +2.762 milioni di euro, in un dato destinato a essere triplicato se si considerasse l’intera filiera.

Eventi istituzionali e nei Saloni
Sono tantissimi gli eventi in programma nella giornata di apertura. Tra i Saloni troviamo il Simposio dell’International Blueberry Days insieme ai massimi studiosi e ricercatori del mirtillo in arrivo da cinque Continenti (Gran Bretagna, Australia, Turchia, Portogallo, Cina, Stati Uniti, Cile, Polonia e Italia), alla presenza di 200 partecipanti da tutto il mondo. Il Salone del Vivaismo alle 13 ospita la prima tavola calda sulle “Nuove tecnologie a servizio dell’innovazione genetica e del comparti vivaistico”, mentre alle 10 e ore 15 vanno in scena i primi due workshop dedicati ad Actinidia e uva da tavola. Il Salone delle Spezie si apre alle 10 con un evento sul Castagno e un altro sull’Herbal Factory. Sempre in quell’area alle 12 show cooking di Cannamela e alle 16.30 il primo aperitivo aromatico.
In ambito internazionale alle ore 15 prende il via il Foro italo-latinoamericano delle PMI Agroalimentari che a Rimini vede confluire rappresentanti del settore di 18 Paesi dell’America Latina, ben 120 delegati, di cui 75 imprenditori e 45 rappresentanti di istituzioni governative e associazioni di categoria.
Sul fronte istituzionale Ismea alle 12.30 presenta la Campagna di promozione dei prodotti della filiera della Frutta in guscio, evento che vede la partecipazione anche del Sottosegretario di Stato Masaf Luigi D’Eramo. Tre gli eventi nella Regione Calabria, partner dell’edizione 2023 di Macfrut: ore 13,00 “I ruoli dei Consorzi di tutela alla luce della nuova Pac” con particolare focus sul Consorzio per la tutela della Clementine di Calabria Igp; ore 16.00 “Ricerca e sviluppo a favore della filiera agrumicola calabrese”; ore 17,00 talk sul Bergamotto. Nel corso della tre giorni anche gli eventi di Coldiretti, Cia e Confargricoltura.

Da ricordare che al termine della manifestazione fieristica, Banco Alimentare - organizzazione no profit attiva da oltre 30 anni per aiutare persone in difficoltà cercando di limitare lo spreco alimentare attraverso il recupero delle eccedenze da tutta la filiera - provvederà a raccogliere il cibo dagli stand per donarlo alle organizzazioni caritatevoli convenzionate.

Main sponsor della manifestazione fieristica è il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, mentre Rai è media partner dell’evento, presente in fiera insieme a Rai Pubblicità con uno stand e uno studio per collegamenti con le trasmissioni radio e tv per raccontare la fiera. 

Per la prima volta le castagne a Macfrut
Il gran debutto grazie al Centro studi di Marradi

Il castagno debutta a Macfrut, dal 3 al 5 maggio 2023 al Rimini Expo Centre. A rappresentarlo saranno nove aziende in rappresentanza dell’intera filiera, dalla produzione e difesa fitosanitaria, sino alla raccolta, il confezionamento e l’immissione del prodotto (fresco e trasformato) nel mercato. L’iniziativa nasce dal CSDC (Centro di Studio e Documentazione sul Castagno) di Marradi, insieme al lavoro di squadra di Elvio Bellini e Luciano Trentini, quest’ultimo coordinatore delle aree dinamiche in fiera.
Apprezzato dai consumatori grazie alle peculiari caratteristiche e alla sua versatilità, il castagno si presta a essere commercializzato e consumato come prodotto fresco nel classico periodo autunnale e invernale, da ottobre a febbraio, ma non solo. Non ha stagioni e una volta trasformato può essere consumato tutto l’anno: dalle castagne secche bianche intere alle farine, dai marrons glacés alle creme di castagne e di marroni, e non mancano pasta e biscotti. 
Dal punto di vista salutistico assume una particolare importanza perché è un frutto che non contiene glutine, quindi molto adatto a coloro che soffrono di celiachia. 

Castagno in cifre
Secondo i dati Fao, nel mondo si producono oltre 2.300.000 tonnellate di castagne e marroni, di cui in Europa poco più di 220.000 tonnellate, pari a circa il 10 %. In Italia nel 2022, secondo i dati Istat, la produzione di castagne e marroni è stata di circa 57.000 tonnellate raccolte su una superficie superiore ai 36.000 ettari. I castagneti produttivi si collocano fra le specie frutticole più importanti dopo nocciole (84.000 ettari), arance (83.000 ettari), pesche e nettarine (66.000 ettari), mandorle (53.000 ettari) e uva da tavola (45.000 ettari).
La Campania è la prima regione per superficie produttiva, con un peso sul totale nazionale del 44% e un aumento, rispetto al 2016, del 60%. Seguono la Calabria con il 20%, il Lazio con il 12%, la Toscana con il 9% e l’Emilia Romagna con il 7% (fonte Istat, 2021). 
Castagne e marroni arrivano sulle tavole del 27% delle famiglie italiane, che consumano una quantità pari a circa 2,3 kg di prodotto fresco, per una spesa complessiva di poco superiore agli 11 euro. Numeri che attestano ancora un basso indice di penetrazione e aprono ampi spazi di mercato. 
Il Centro di Studio e Documentazione sul Castagno, inoltre, in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili di Firenze, si è fatto promotore dell’iniziativa che mira a proporre il Castagno europeo (Castanea sativa Miller) come Patrimonio UNESCO dell’Umanità. 

Il castagno a Macfrut
Il castagno a Macfrut sarà presente anche nell’area del campo prova (padiglione A1), dedicata al settore frutticolo grazie alla presenza degli operatori del settore vivaistico. A corredare l’area anche una serie di incontri e convegni alla presenza di esperti e produttori, per conoscere tutte le novità del comparto.
Gli espositori presenti a Macfrut sono l’Azienda Agricola Vivaio "Valle Oscura”, il Centro di Studio e Documentazione sul Castagno, il Distretto della Castagna e del Marrone della Campania, FACMA, AGEM Frutta, GEA, MITICA, l’Associazione dei Castanicoltori dell’Emilia-Romagna e ALPA Calabria.

Fonte: Ufficio Stampa Macfrut