Economia
L’ortofrutta a peso imposto è la prima categoria della Mdd
Oltre un miliardo e mezzo di euro di fatturato secondo Circana
Il ruolo chiave giocato dalla Marca del distributore (Mdd) nel 2023 è stato al centro del XX Rapporto Marca by BolognaFiere a cura di Circana, ed è stato illustrato nel dettaglio nel corso del convegno dedicato al tema da Angelo Massaro, amministratore delegato dell’azienda.
In un mercato sottoposto a una forte pressione dovuta all'incremento dell'inflazione, si osserva una crescita del totale del largo consumo confezionato pari al 9%, guidata da un’inflazione a doppia cifra (10%) e con una contrazione dei volumi di vendita dell’1,4%.
Diverso il quadro per la Marca del distributore che, oltre a registrare un incremento significativo a valore (+15,4%) – che le consente di raggiungere 22,1 punti di quota, con un guadagno di +1,2% rispetto allo stesso periodo 2022 – cresce anche in termini “reali” a volume (+4,7%). Questo nonostante un’inflazione superiore all’industria di marca (10,6 vs 10), ma che risulta in discesa negli ultimi mesi.
Analizzando le categorie merceologie, migliora il posizionamento competitivo della Mdd in tutti i reparti merceologici con un particolare guadagno di punti quota nel settore del Freddo (+2,7%), Cura Persona (+2,1%), Cura Casa (+1,8%) e nel Fresco (+1,6%).
L’ortofrutta, viceversa è stabile, ma si conferma la categoria leader nel peso imposto, con un fatturato di oltre 1,5 miliardi di euro. Si riduce anche la pressione promozionale anche se rimane alta, seconda solo alle carni.
Il trend positivo della Mdd va di pari passo con un aumento dell’offerta che le consente di raggiungere il 16,6% di quota assortimentale, in aumento dello 0,7% rispetto al 2022.
I segmenti di offerta Mainstream e Primo Prezzo guidano la crescita a valore della Mdd (Insegna, +16,2%; Marchi Do, +42,9%; Primo Prezzo, +19,0%), mentre rallenta la crescita delle linee di alta gamma a eccezione del Funzionale che con un +15,3% che mantiene un buon dinamismo.
Anche per la Mdd si rilevano segnali di ripresa della pressione promozionale (+1,4%) con un’inversione di tendenza rispetto al passato, ma non ancora ai livelli pre-pandemici.