Lollobrigida: «Timmermans vuole scadenze irragionevoli»

La riduzione dei fitofarmaci e le conseguenze nefaste per il settore

Lollobrigida: «Timmermans vuole scadenze irragionevoli»

“Le scadenze richieste dal Commissario europeo per il clima e il Green Deal europeo, Frans Timmermans, sulla riduzione dei fitofarmaci sono irragionevoli”. Così è intervenuto con un video-collegamento il ministro alle politiche agricole Francesco Lollobrigida durante l’assemblea nazionale Coldiretti, tenutasi ieri mattina a Palazzo Rospigliosi a Roma. 

E ha continuato: “È inutile ragionare su questo tipo di tempistiche (riduzione dei pesticidi del 50% entro il 2030, ndr) perché la sostenibilità ambientale va sempre connessa con quella produttiva ed è chiaro che il settore non può adattarsi così velocemente a questa misura”.

Le conseguenze – ha avvertito il ministro – sono sotto gli occhi di tutti: “Non potendo affidarsi ai fitofarmaci, la produzione agricola tenderà a diminuire i suoi volumi. Allo stesso tempo i consumatori saranno costretti ad acquistare prodotti da Paesi esteri, in cui non vige la stessa normativa e si rischia che il contenuto di queste sostanze sia di 30/40 volte più elevato rispetto allo standard”.

Come aveva anticipato anche nei giorni scorsi (clicca qui per leggere), Lollobrigida ha sottolineato l’importante ruolo dei produttori per l’ambiente italiano, ma anche il loro ruolo dal punto di vista sociale e culturale per il nostro Paese. “In questo senso – ha detto – l’Italia rappresenta un paradigma di sostenibilità da esportare in tutto il mondo grazie ai nostri prodotti”.

Il ministro ha ricordato il bisogno di ricerca e innovazione per il nostro settore: “Oggi sappiamo quanto è importante la sovranità alimentare e dobbiamo investirci con la garanzia di formazione per giovani generazioni. Anche il via libera alla sperimentazione in campo delle Tea (clicca qui per approfondire ) e i contributi approvati per il parco agrisolare (scoprili qui ) vanno in quest’ottica”.

Infine, il ministro si è congratulato per la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale Unesco: “Si tratta di un progetto che testimonia il percorso identitario che stiamo seguendo per il nostro Paese, con l’obiettivo di creare un ‘sistema Italia’ che garantisca tutta la filiera, mettendo insieme ambiente, turismo, cultura e anche difesa” ha specificato Lollobrigida.

E ha terminato dicendo: “Il mondo ha sete e fame di Italia e sta al nostro settore garantire il valore aggiunto dell’agroalimentare. Per questo l’Italia deve fare sistema e tirarsi fuori dai contrasti politici. Teniamo a mente che i governi non durano per sempre mentre gli obiettivi di un settore rimangono comuni, e sotto questo punto di vista con Coldiretti stiamo lavorando molto bene”.

L’appuntamento di Coldiretti ha rappresentato un’occasione per fare il punto sulla situazione del Paese, i rapporti con l’Unione Europea e lo scenario internazionale, lo stato di attuazione del Pnrr e il Made in Italy con la presenza di esponenti istituzionali e del mondo politico ed economico.
All’assemblea sono intervenuti anche il vice premier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, dopo l’elezione a Segretario nazionale di Forza Italia, il Ministro della Salute Orazio Schillaci e il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto.

In apertura: foto di archivio del ministro Lollobrigida durante l'assemblea di Coldiretti 2022