Lo sapevi che? Tre curiosità sorprendenti sui frutti Barbera

In Sicilia ogni dettaglio ha qualcosa da raccontare

Lo sapevi che? Tre curiosità sorprendenti sui frutti Barbera

Ci sono domande che sembrano banali, ma che in realtà spalancano mondi. In Sicilia, terra ricca di sorprese e frutti da scoprire, ogni dettaglio ha qualcosa da raccontare. É proprio dietro ai frutti Barbera, coltivati in specifici areali di produzione, che si cela una conoscenza antica, nata dall’esperienza di intere generazioni. Dietro ogni colore, profumo e sapore si nascondono il sapere e il saper fare siciliano. E tu lo sapevi? 

Sapevi che il Fico d’India può assumere tre colorazioni che non sono legate al grado di maturazione?
Il Fico d’India si presenta comunemente in tre colorazioni: gialla, rossa e bianca. È un errore piuttosto diffuso pensare che il colore del frutto indichi il suo grado di maturazione. In realtà, la tonalità della polpa dipende dalla varietà del frutto e dalla presenza di specifici pigmenti naturali, le betalaine. Tra questi, il betacarotene è responsabile delle sfumature aranciate, mentre il licopene conferisce il colore rosso. È bene precisare, però, che il grado di maturazione influisce sul colore della buccia: quando il frutto è ancora acerbo, buccia e polpa hanno una tonalità simile. A mano a mano che matura, la buccia si colora in modo più intenso, tendendo al rosso o al giallo, a seconda del colore specifico della cultivar.

Sapevi che l’uva senza semi non è il risultato di una modificazione genetica?
Un altro errore piuttosto comune è pensare che l’assenza di semi in un frutto sia il risultato di una modificazione genetica operata sull’originale. Nulla di più sbagliato: l’uva apirena, cioè priva di semi, non è frutto dell’intervento dell’uomo, ma di un fenomeno naturale chiamato partenocarpia. In questo caso i frutti si formano senza che sia avvenuta la fecondazione, o perché il seme è assente oppure perché la fecondazione stessa non è andata a buon fine. L’uva Seedless, quindi, non è un prodotto “modificato”, ma una varietà selezionata a partire da una mutazione naturale che l’uomo ha riconosciuto, coltivato e diffuso.

Sapevi che in Sicilia a distanza di pochi chilometri esistono climi e suoli completamente diversi?
Quando si pensa alla Sicilia, si è portati a immaginare un territorio caratterizzato esclusivamente da suoli di origine marina. In realtà, nel raggio di pochi chilometri, il paesaggio cambia radicalmente e il suolo vulcanico alle pendici dell’Etna cede il passo a terreni dolomitici, nella zona di Ragusa ed Agrigento. Ogni tipo di suolo, così come ogni microclima, possiede caratteristiche specifiche che risultano più o meno favorevoli alla coltivazione di determinati prodotti. Il terreno vulcanico, ad esempio, presente nelle aree di produzione del Fico d’India Barbera, è particolarmente adatto alla sua crescita grazie alla ricchezza di minerali come calcio e potassio e all’ottimo drenaggio, che favorisce lo sviluppo radicale e riduce il rischio di marciume.
Il suolo dolomitico, invece, ricco di carbonato di calcio e magnesio, derivato dalla dolomia, rappresenta l’ambiente ideale per la coltivazione dell’uva da tavola, che in queste condizioni trova nutrimento e struttura per uno sviluppo ottimale.
Piccole curiosità che celano un grande significato: dietro ogni frutto, ogni terreno, ogni scelta agricola, si nasconde una cultura profonda, fatta di osservazione, esperienza e rispetto per la natura. I frutti Barbera sono il risultato di tutto questo: tradizione e innovazione che camminano insieme, per portare in tavola non solo gusto, ma anche consapevolezza. (bf)

Fonte: ufficio stampa Barbera