L’insulina si coltiva nella lattuga

Dagli Stati Uniti un’opportunità per la sanità globale

L’insulina si coltiva nella lattuga

L’insulina può essere coltivata nelle foglie di lattuga e assunta per via orale. È la scoperta fatta da un gruppo di ricercatori dell’Università della Pennsylvania (Stati Uniti) e che rappresenta un grande passo in avanti per la comunità scientifica internazionale. 
Questa novità può essere una grande svolta sul fronte della lotta al diabete: la ‘coltivazione’ dell’insulina all’interno delle foglie di insalata permetterà anche di modificare la modalità di assunzione dell’ormone indispensabile per convertire in energia il glucosio nel sangue. 

Ad oggi chi soffre di diabete di tipo 1 - e talvolta anche chi fa i conti con il diabete di tipo 2 - deve ricorrere a iniezioni di insulina sintetica perché il proprio organismo fatica a produrla in autonomia. Questo ormone viene coltivato in cellule di batteri o lieviti: un procedimento complesso, delicato e costoso, che spesso disincentiva potenziali nuovi produttori. Per non parlare del processo di manipolazione e conservazione e del trasporto refrigerato, da garantire anche in zone dove è difficile trovare elettricità stabile. 
Per questo la notizia giunta dagli Stati Uniti ha attirato l’attenzione, trovando nella lattuga le caratteristiche perfette per coltivare all’interno delle sue foglie anche lo speciale ormone. 

I ricercatori hanno inserito i geni dell’insulina umana nelle cellule della lattuga tramite una specie di “pistola genica”. Successivamente i geni si sono integrati con il suo genoma, iniziando a produrre insulina. 
Per assumerla per via orale, la lattuga subirà un processo di liofilizzazione e verrà poi triturata e trasformata in una pillola, adatta alla conservazione e al trasporto a temperatura ambiente. Un vero e proprio passo in avanti, considerando tutte le difficoltà delle fiale da iniettare. 
I primi test sul prodotto sono stati fatti su topi diabetici e i risultati sono promettenti: l’insulina ha regolato i livelli di glucosio nel sangue nei 15 minuti successivi all’assunzione, senza incorrere nell’ipoglicemia. 

In passato si era già pensato di facilitare l’assunzione di insulina, trasformandola in una pillola, ma gli acidi gastrici presenti nello stomaco tendevano a degradare l’ormone prima dell’assorbimento nel sangue. La soluzione è stata trovata proprio nelle cellule della lattuga che proteggono l’insulina mentre attraversano lo stomaco, permettendole di raggiungere l’intestino ed il fegato e di essere assorbita adeguatamente.
I prossimi step riguarderanno i test sull’uomo e, se tutto andrà come sperato, sarà una scoperta che rivoluzionerà la vita a tantissime persone. Il capo della ricerca, Henry Daniell, vede in questo progetto una grande opportunità per migliorare la sanità globale, attraverso una maggiore accessibilità e qualità del prodotto, il tutto ad un costo inferiore per i pazienti.

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