Dalla distribuzione
L’export del mango peruviano frenato da El Niño
Vertiginoso crollo dei volumi spediti (-68%)
Per il mango peruviano la stagione si esportazione 2023/2024 non è stata delle migliori. Infatti, l’innalzamento delle temperature a causa dell’ormai noto fenomeno climatico El Niño, ha contribuito a frenare drammaticamente le produzioni e, di conseguenza, le spedizioni – come riporta fruitnet.com
In Perù, infatti, si è registrato un vertiginoso calo delle esportazioni, pari al 68% rispetto all'anno precedente. Secondo l'associazione deglio operatori dellla filiera del mango, Apem, sono state spedite poco più di 80.000 tonnellate di frutti. Durante la campagna 2023/24, più di 64.000 tonnellate sono state spedite via mare, circa 13.000 tonnellate via aerea e quasi 2.000 tonnellate via terra.
I Paesi Bassi sono stati la destinazione principale, con il 33,5% del prodotto esportato, circa 26.800 tonnellate. Subito dopo, come principali importatori si collocano gli Stati Uniti, con 23.600 tonnellate (29,5%), la Spagna, con 6.700 tonnellate (8,4%), la Germania, con 4.500 tonnellate (5,8%) e il Regno Unito, con 4.500 tonnellate (5,6%).
Camposol è stato il principale esportatore, rappresentando il 30,2% delle spedizioni del Paese. Sunshine è seconda con il 14% e Dominus terza, con l'11,6%. L’industria peruviana sta però lavorando per diversificare i mercati di esportazione e le principali dstinazioni da potenziare sono la Corea del Sud, il Cile, la Francia, la Svizzera, il Belgio e la Russia, per aumentare le piccole quantità oggi spedite verso questi mercati. (aa)