Levantia Seed: «Il pak-choi rappresenta il nostro modo di fare agricoltura»

La ditta sementiera del Delta del Po valorizza la varietà Green Cup F1

Levantia Seed: «Il pak-choi rappresenta il nostro modo di fare agricoltura»

L’Oriente ha sempre incuriosito il Belpaese, soprattutto le abitudini culinarie sono molto apprezzate ed emulate.  Anche in ortofrutta si volge lo sguardo verso la Cina e tra gli ortaggi che hanno riscosso maggiore interesse negli ultimi anni c’è il pak-choi o cavolo cinese. Questo ortaggio, di stagione in stagione, sta conquistando sempre più spazio in Italia, sia a livello produttivo che di consumo. Tra le aziende pioniere dell’ortaggio orientale c’è Levantia Seed, ditta sementiera di Porto Viro (Rovigo).

Spiega a IFN come è nato l’interesse per il pak-choi, Samuele Pellegrini, direttore di Levantia Seed. “Abbiamo notato una grande curiosità, così abbiamo iniziato uno screening in campo per tre anni con varietà diverse. L’obiettivo del monitoraggio era offrire il miglior prodotto possibile scegliendo tra diverse varietà”.

Pak Choi Green Cup F1 (clicca qui per approfondire la brochure)
“La varietà che abbiamo deciso di selezione è la Green Cup F1, varietà ibrida, molto produttiva, dalla caratteristica forma a calice. Pianta con portamento eretto e ottima tolleranza alla salita a seme. Foglie compatte, ovali, di un intenso color verde scuro, con costolatura verde. Si differenzia per un’ottima conservazione ed è adatta sia per la lavorazione in vaschetta che per il mercato fresco”.

“Sta riscontrando molto successo perché a differenza delle varietà della concorrenza ha una foglia scura – precisa Giuseppe Vecchione, responsabile Levantia sviluppo prodotti area Latina. Il pak-choi viene seminato da settembre ad aprile/maggio mantenendo le caratteristiche organolettiche invariate dato che è una coltura molto resistente. Infatti, il pak choi sopporta sia le temperature elevate che il freddo”.

Da destra verso sinistra: Samuele Pellegrini e il produttore Diego Stefani

“Questa specifica varietà permette di risolvere i problemi della commercializzazione grazie alla sua altissima resistenza alla sovramaturazione che consente una raccolta prolungata, mantenendo anche un colore brillante. Inoltre, la robustezza della foglia permette di avere un minor scarto e quindi un’ottimizzazione della produzione, garantendo una pezzatura adatta per la lavorazione in vaschetta”, così testimonia l’Azienda Agricola di Diego Stefani.

“È una referenza che rappresenta il modus operandi di Levantia, dove abbiniamo competenze e conoscenze agronomiche alla continua ricerca interna per l’innovazione e lo sviluppo, perché ci focalizziamo su specifiche nicchie con grandi margini di crescita. E il mercato dimostra una crescente sensibilità verso quei prodotti innovativi dalle grandi potenzialità organolettiche”, conclude Pellegrini.