L'Ecuador spinge sull'export di banane

+3% nei primi quattro mesi del 2025

L'Ecuador spinge sull'export di banane

Dopo aver chiuso il 2024 con esportazioni per 3,6 miliardi di dollari, l’Ecuador ha spedito all’estero 2,5 milioni di tonnellate di banane nei primi quattro mesi del 2025, registrando un incremento del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, come riporta fyh.es. Nonostante questa crescita, l’industria bananiera del Paese si trova a fronteggiare un contesto globale complesso: guerre, cambiamenti climatici e l’inasprimento dei requisiti di qualità da parte dell’Unione Europea – che resta il principale mercato di destinazione – stanno cambiando profondamente lo scenario dell’export.
«Ci troviamo di fronte a sfide strutturali ed economiche che richiedono una risposta coordinata e tempestiva», ha dichiarato José Antonio Hidalgo, direttore esecutivo dell’Associazione degli Esportatori di Banane dell’Ecuador (AEBE), durante la giornata conclusiva del “Banana Time Machala 2025”, la convention dell’industria bananiera ecuadoriana.

I principali mercati: l’Europa resta in testa
L’Unione Europea ha assorbito il 31% delle esportazioni tra gennaio e aprile 2025, pari a 796 mila tonnellate (+4%). Tuttavia, i produttori ecuadoriani devono confrontarsi con standard qualitativi sempre più severi, in particolare in termini di residui chimici e certificazioni obbligatorie. Segue la Russia, con il 20% delle esportazioni e 517 mila tonnellate spedite nello stesso periodo (+12%). Al terzo posto il Medio Oriente (13%), con oltre 339 mila tonnellate esportate (+5%), nonostante le tensioni belliche nella Striscia di Gaza e il recente conflitto tra Israele e Iran. Gli Stati Uniti rappresentano il quarto mercato (12%) con 295 mila tonnellate (+9%), in crescita nonostante i dazi del 10% introdotti durante la presidenza Trump, che continuano a penalizzare l’Ecuador e altri esportatori. Chiude la classifica l’Asia, in particolare Cina e Corea del Sud, che copre il 7% del totale: tra gennaio e aprile sono state esportate nella regione circa 169 mila tonnellate, con un incremento del 18%.

Tra alluvioni e difficoltà logistiche
Oltre alle sfide internazionali, il settore bananiero deve fronteggiare anche difficoltà logistiche. Nei primi mesi dell’anno si sono verificati infatti ritardi nei porti per mancanza di spazio di carico, mentre le forti piogge e le inondazioni hanno messo a rischio il rispetto dei volumi contrattuali. Il sindacato dei produttori sottolinea la necessità di contenere l’aumento dei costi di produzione e logistica – in particolare per il cartone e il trasporto marittimo – e di rafforzare le misure di prevenzione fitosanitaria. Preoccupano infatti i parassiti come il moko e la Fusarium race 4 (RT4), che hanno già causato danni ingenti in Paesi vicini come Colombia e Perù, oltre che nelle Filippine. (bf)