Le Donne dell’Ortofrutta protagoniste al festival Agrofutura

Focus su leadership al femminile, inclusione e nuove visioni imprenditoriali

Le Donne dell’Ortofrutta protagoniste al festival Agrofutura

“Il mio obiettivo oggi, che è anche quello dell’associazione che rappresento, è sensibilizzare le istituzioni e il settore su tre temi a noi molto cari: l’inclusione, l’interdisciplinarietà e l’internazionalizzazione”. Con queste parole introduce il suo intervento Silvia Carpio, coordinatrice regionale dell’Emilia-Romagna dell’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta, intervenuta venerdì scorso durante la prima edizione di Agrofutura, il festival dell’agricoltura del futuro organizzato dalle testate giornalistiche Il Resto del Carlino e QN Quotidiano Nazionale, che si è svolto il 16 e 17 maggio a Bologna.

Intervistata dalla giornalista Letizia Gamberini durante il panel “Leadership al femminile: esperienze di successo tra produzione agroalimentare, cultura d’impresa e strumenti di crescita economica”, Carpio ha spiegato che con inclusione si intendono non solo le dinamiche interne al settore, ma anche il coinvolgimento attivo delle istituzioni, a cui viene chiesto uno sforzo per avvicinare i/le giovani al settore primario del nostro Paese, in particolare a quello ortofrutticolo, che da solo genera un valore di oltre 19 miliardi di euro e, considerando l’intero indotto, arriva a rappresentare un comparto da 60 miliardi.

“Serve più attenzione da parte delle nuove generazioni, e per ottenerla è fondamentale una comunicazione efficace, una formazione mirata e una maggiore valorizzazione del ruolo della donna, ancora oggi sottorappresentata nei ruoli decisionali”, ha sottolineato Carpio. Inclusione significa anche promuovere una maggiore consapevolezza nei cittadini e nelle cittadine, già a partire dall’età prescolare, sull’importanza del consumo quotidiano di frutta e verdura e sul legame diretto tra una corretta alimentazione e il benessere collettivo.

Parlando di interdisciplinarità, è stata evidenziata la necessità di creare sinergie tra settori apparentemente distanti ma complementari, come agricoltura, medicina, sport e tecnologia, come già da tempo sta facendo l’associazione portando avanti progetti con Università e altre realtà e associazioni.

Infine, Carpio ha posto l’accento sull’internazionalizzazione, intesa non solo come scambio commerciale, ma come condivisione di conoscenze, tecnologie e modelli organizzativi. “Progetti strutturati, come quelli legati ai brand Club nell’ortofrutta, dimostrano quanto una pianificazione strategica completa e integrata possa valorizzare ogni anello della filiera, dalla produzione alla commercializzazione”.

Partendo dunque dal presupposto che l’ortofrutta non debba essere vista come un’opportunità da sfruttare, ma come un’occasione da costruire insieme, nel panel pomeridiano “Donne in campo: nuove energie per l’imprenditoria agroalimentare”, dedicato a innovazione e imprenditorialità femminile nel settore agricolo, le socie Francesca Russo e Sonia Volpin hanno portato le loro esperienze dirette.

Sonia Volpin ha raccontato il suo percorso: “Ho iniziato ad affiancare mio padre in azienda circa dieci anni fa. Sono avvocato e ho scelto di cancellarmi dall’Ordine per dedicarmi completamente all’impresa di famiglia. Non ho mai avuto difficoltà nei rapporti orizzontali, né nel dialogo con tecnici o consulenti, ma la vera sfida è culturale: essere madre e imprenditrice è ancora vissuto con sospetto, come se dedicarsi al lavoro significasse trascurare il proprio ruolo di madre. In realtà, credo fortemente che le due cose possano convivere, e lo dimostro ogni giorno”.

Francesca Russo, dal canto suo, ha portato l’esperienza di un’azienda sensibile alle tematiche sociali: “Siamo certificati per la parità di genere, e nella nostra realtà la diversità è vissuta come un valore. È stata proprio la mia titolare a farmi aderire all’Associazione Le Donne dell’Ortofrutta, con l’obiettivo di fare rete, condividere esperienze e affrontare in modo costruttivo le sfide del settore. Il personale, per noi, è una risorsa da valorizzare in ogni suo aspetto”.

Tre voci diverse, unite da uno stesso impegno: costruire un’agricoltura del futuro capace di includere, innovare e guardare oltre i confini. (cd)

Fonte: Associazione Nazionale Le Donne dell'Ortofrutta