Attualità
Le associazioni a sostegno dei soci alluvionati
La vicinanza di Cso Italy, Coldiretti, Confael e Confeuro
Sono numerosi i commenti delle associazioni di categoria sull'alluvione che ha colpito così tragicamente l'Emilia-Romagna. Vi riportiamo quelli di Cso Italy, Coldiretti, Confael e Confeuro.
Alluvione: CSO Italy in costante contatto con gli associati
“Abbiamo tenuto costantemente i contatti con i nostri associati delle aree più colpite tra Bologna, Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini, che rappresentano anche, in gran parte, il cuore delle nostre maggiori imprese associate. Il quadro che ne esce è decisamente drammatico. Ha ragione il presidente dell’Emilia-Romagna Bonaccini a paragonarlo ad un altro terremoto”. Così il presidente di CSO Italy Paolo Bruni sull’emergenza alluvionale che ha colpito, con una gravità fuori da qualsiasi previsione, ben quattro province di una regione perno della frutticoltura nazionale.
"Se pensiamo all’aspetto umano ancor prima che a quello economico - sottolinea il presidente Bruni - non c’è dubbio che 30 mila persone tra sfollati ed evacuati rappresentano un dato molto pesante e preoccupante. A questo occorre tristemente aggiungere i numerosi lutti che si sono registrati di persone rimaste intrappolate tra l’acqua e il fango".
“Da tempo parliamo del cambiamento climatico in atto - afferma Paolo Bruni - e questa purtroppo ne è una triste prova. Nel giro di pochi giorni siamo passati dalla siccità all’alluvione. In alcune zone sono caduti 300 mm d’acqua, la stessa quantità che si era registrata nell’intero arco del 2022. Temo purtroppo che questa eccezionalità possa diventare ordinaria. Un fenomeno così importante, a mia memoria, non si era mai verificato sul versante adriatico della nostra Penisola, semmai capitava qualcosa di simile sul versante tirrenico, tra Liguria e Toscana, ma anche in Sicilia, dove si sono registrati fenomeni estremi recenti, e in Sardegna. Dobbiamo augurarci che questo anticiclone, come ci raccontano i meteorologi, intrappolato nell’Appennino, che ha fatto aumentare il vapore acqueo con la conseguente caduta di pioggia che il terreno reso fragile dalla siccità non ha saputo assorbire, non si sposti sul fronte dell’Appennino causando delle frane”.
C’è il dramma umano, ci sono ingenti danni economici. A quest’ultimo proposito il cavalier Bruni si rivolge alle autorità competenti: “E' auspicabile che gli ingentissimi danni patiti dalle aziende agricole e dalle strutture di lavorazione dei prodotti agricoli vengano ristorati con immediati e urgenti provvedimenti governativi con il conseguente sgravio di oneri e contributi fiscali e con la sospensione delle rate sui mutui, proprio come era accaduto con il terremoto. È ben comprensibile infatti che i campi completamente allagati per diversi giorni portino le colture in asfissia con evidenti gravi danni ai raccolti”.
E aggiunge: "Appena usciti dall’emergenza sarà poi necessario mettere mano anche ai progetti sulle casse di espansione ovvero quelle opere idrauliche concepite per ridurre la portata dell'acqua durante la piena di un fiume, tecnicamente tramite lo stoccaggio temporaneo di parte del volume dell'onda di piena, opere realizzate solo parzialmente in Emilia-Romagna. I progetti ci sono, ma sono rimasti, in parte, nei cassetti della burocrazia. Nel giusto susseguirsi delle cose, certamente è indispensabile prima mettere in salvo le persone e in sicurezza le case e i luoghi di lavoro. Ma un attimo dopo occorre riflettere sulla prevenzione per evitare che questo accada ancora.”
Maltempo: Coldiretti, sott'acqua 5mila aziende agricole
Sono finite sott’acqua oltre 5mila aziende agricole con serre, vivai e stalle dove si contano animali affogati e decine di migliaia di ettari allagati di vigne, kiwi, susine, pere, mele, ortaggi e cereali e strutture di lavorazione dei prodotti agricoli. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’alluvione in Romagna dove si registrano dispersi e vittime anche tra gli agricoltori, per le quali si esprime un profondo cordoglio.
Difficoltà – sottolinea la Coldiretti - anche a garantire l’alimentazione degli animali allevati anche perché è stato compromesso il foraggio e manca l’acqua per abbeverarli nelle zone collinari con problemi di viabilità per i danni alle infrastrutture rurali a causa di frane e smottamenti.
Il settore più colpito – precisa la Coldiretti - è quello dell’ortofrutta con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che “soffoca” le radici degli alberi fino a farle marcire e il rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive Si rischia – spiega la Coldiretti –di mandare in crisi una intera filiera fatta di agricoltura e delle aziende di trasformazione della frutta e degli ortaggi che fanno della Romagna la “fruit valley” italiana, con la produzione lorda vendibile dell’ortofrutta che vale nella regione 1,2 miliardi di euro.
I danni secondo la Coldiretti sono dunque incalcolabili in attesa del deflusso delle acque che hanno invaso i frutteti e gli ortaggi di pregio della regione, case rurali, allevamenti con trattori e macchinari coperti dal fango.
“Adesso la priorità è mettere in salvo le vite umane ma da subito occorre per mettere in campo ogni azione utile finalizzata alla ripresa economica e produttiva poiché è in gioco la sopravvivenza stessa di centinaia di imprese e delle lavoratrici e lavoratori che da esse dipendono” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’apprezzare i provvedimenti di sospensione degli obblighi in materia fiscale e contributiva e per i procedimenti giudiziari annunciati dal Governo. “Stante la situazione straordinaria, riteniamo necessario un Decreto Legge Speciale del Governo e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti che crescono di ora in ora per le attività agricole” evidenzia Prandini nel precisare che “gli strumenti ordinari di intervento vanno attivati quanto prima, ma non sono sufficienti a garantire il salvataggio o la continuità delle filiere agricole del territorio colpito”.
“Ringraziamo i vigili del fuoco, la Protezione Civile e le forze dell’ordine, per l’azione di assistenza alle popolazioni colpite” ha concluso Prandini nel sottolineare “il grande impegno delle Federazioni della Coldiretti delle Emilia Romagna e delle Marche nell’affrontare una terribile emergenza di livello nazionale”.
Maltempo: Confael, istituire tavolo permanente sulle alluvioni
La Confael esprime solidarietà e vicinanza a tutto il popolo e i cittadini emiliani e romagnoli per l’alluvione che da giorni ha colpito il loro territorio.
“Il nostro auspicio – sottolinea in una nota il segretario generale della Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori, Domenico Marrella – è che i servizi di prima necessità vengano ripristinati nel più breve tempo possibile. In questo momento di estrema urgenza, chiediamo di istituire un tavolo permanente per fronteggiare le future alluvioni, e per le eventuali criticità che potrebbero verificarsi nel Paese a causa di una crisi climatica che sta cambiando totalmente la frequenza e l’intensità delle precipitazioni in Italia e in Europa in generale”.
Il leader della Confael ringrazia poi chi si sta adoperando per apportare aiuti alle popolazioni. “Un ringraziamento – aggiunge Marrella – va alla Protezione Civile, e a tutti i Corpi civili e militari, oltre che ai volontari impegnati negli aiuti alle popolazioni colpite”.
Maltempo, Confeuro: Urge d.l. con sospensione pagamenti per aziende agricole colpite
Confeuro è vicina alle popolazioni di Emilia Romagna e Marche colpite dall'Alluvione e dalle inondazioni. I danni alle produzioni agricole in queste due regioni italiane sono incalcolabili con oltre 5000 aziende agricole devastate. Interi campi e allevamenti sono andati distrutti. Chiediamo al Governo di intervenire con rapidità, mediante decreto legge, e di sospendere tutte le scadenze di pagamento in essere (tributi, crediti e previdenza) per supportare i cittadini e le aziende agricole colpite dall’alluvione causata dal maltempo – afferma il Presidente di Confeuro.
E’ impensabile che nel 2023 ancora assistiamo a tragedie di questo tipo. I fiumi vanno puliti d’estate quando sono in secca e sono lavori di manutenzione ordinaria che vanno fatti con regolarità altrimenti poi ci ritroviamo con esondazioni dopo una settimana di pioggia imprevista – prosegue Andrea Michele Tiso, presidente di Confeuro.
Dobbiamo investire nella gestione degli invasi. Se guardiamo ai dati solo l’11% dell’acqua piovana viene trattenuta dagli invasi esistenti, che hanno un’età media di 62 anni, il 60% della rete idrica ha più di 30 anni e il 25% ha più di mezzo secolo. Se non rispettiamo l’ambiente, non creiamo nuovi invasi e non puliamo i fiumi è probabile che rivedremo scene simili già in autunno – conclude il Presidente Tiso.
Fonte: Uffici stampa di Cso Italy, Coldiretti, Confael e Confeuro