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“Lattughe” a 100 euro al chilo … ma non si tratta di ortofrutta
I dolci di carnevale firmati Iginio Massari destano scalpore: “La perfezione si paga”
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In seguito alle polemiche generate dal prezzo delle “lattughe”, non i vegetali ma i dolci tipici di Carnevale (dette anche chiacchiere, frappe, bugie, ecc), proposte dal Maestro Iginio Massari nelle sue pasticcerie a 100 euro al chilo, da due a cinque volte il prezzo a cui normalmente si trovano in questo periodo, torna prepotentemente alla ribalta quanto il nostro Direttore, Roberto Della Casa, aveva evidenziato in un editoriale del 2023, ovvero: "Puntare a realizzare prodotti di lusso è un'opzione concreta, forse non l'unica ma di certo la più convincente fra tutte quelle di cui sento parlare per rilanciare l'ortofrutta" (clicca qui per approfondire).
Nonostante le critiche, Massari ha difeso con fermezza la sua scelta, chiarendo al "Corriere della Sera" la distinzione tra "caro" e "costoso": "Caro si dice di un prodotto che non vale il prezzo che ha. Costoso si riferisce a qualcosa di eccellente che non tutti si possono permettere".
Ma come può un dolce così semplice raggiungere un prezzo tanto elevato? Oltre alla qualità delle materie prime e alla maestria artigianale, il vero segreto propbabilmente risiede nel marketing. Queste non sono semplicemente delle chiacchiere eccellenti, sono le chiacchiere di Iginio Massari.
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Il prodotto viene infatti elevato al rango dell'alta moda, curato nei minimi dettagli come un capo di sartoria. La descrizione fornita dal pasticcere stesso ne è una prova: "Le stendiamo a macchina fino a uno spessore di 2 millimetri, poi le tiriamo a mano per renderle ancora più sottili: se posate sopra il quadrante di un orologio, si potrà leggere l'ora. Quindi le friggiamo in olio di alta qualità, ne cambiamo 100 litri in due ore. Una volta fritte, le mettiamo in verticale affinché l’eventuale olio in surplus scivoli via. Un processo certosino che richiede l’attenzione di sei persone: una che tira la pasta, tre che la modellano e due che cuociono le chiacchiere man mano che vengono realizzate. Passaggio importantissimo per evitare che si arriccino".
Questo esempio dimostra come anche l'universo del food stia abbracciando la filosofia del lusso: un prodotto non viene acquistato solo per la sua qualità intrinseca, ma anche per il valore simbolico che rappresenta. Il cibo diventa uno status symbol, non solo un'esperienza culinaria unica.
Ma se per fare questo serve un Maestro che racconti e testimoni anche il valore simbolico del prodotto, la domanda sorge spontanea: chi è l’Iginio Massari dell’ortofrutta?
Fonte foto apertura: Profilo Instagram Iginio Massari
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