L’Asparago Napoletano si candida come Igp

Nasce il comitato promotore per il riconoscimento dell'eccellenza partenopea

L’Asparago Napoletano si candida come Igp

Nasce il comitato promotore per far riconoscere come Igp un’eccellenza ortofrutticola napoletana: l’asparago. La coltivazione, nel corso degli ultimi 50 anni, è diventata di grande importanza strategica e commerciale per il territorio, per questo è stata avanzata la richiesta di riconoscimento. 
A tal proposito abbiamo intervistato il presidente del comitato, Giuseppe Laezza: “Questo riconoscimento rappresenterebbe un valore aggiunto per il prodotto e una maggiore tutela, sia per il territorio che per difendere la tradizione e l'originalità del nostro vanto. Per questo, il 31 ottobre è stato creato il comitato promotore, formato da 20 aziende produttrici e rappresentative della coltivazione, per portare avanti la richiesta di riconoscimento dell’IGP, che rappresenta anche strumento di promozione commerciale, per fare apprezzare la nostra produzione di qualità sui mercati internazionali, oltre che sul territorio nazionale”. 

Giuseppe Laezza, presidente del comitato promotore dell'Asparago Napoletano

Caratterizzato da un colore verde lucido e brillante, che si associa anche ad un sapore più definito e intenso rispetto agli altri asparagi italiani, l’Asparago Napoletano è una coltivazione di pregio della pianura partenopea, chiamata in epoca romana “Campania Felix”, in quanto pianura fertile ed accogliente, dal clima mite e temperato. Da questa terra nasce un prodotto unico, anche dal punto di vista nutraceutico e salutistico: da analisi eseguite presso l’Università Federico II di Napoli, spiccano il contenuto di ferro, potassio, magnesio e fosforo, valori determinati dalla fertilità dei suoli di origine vulcanica e ricchi di minerali in cui cresce.

La sua raccolta avviene esclusivamente a mano, in quanto, l’Asparago Napoletano, per il suo pregio e la sua precocità, non viene destinato all’industria di trasformazione. Una volta raccolto, il prodotto tal quale ha una vita breve e viene lavorato immediatamente per garantire il rispetto delle migliori caratteristiche qualitative. I turioni vengono trasportati al centro di lavorazione, per poi passare alla selezione, ammazzettamento, taglio, lavaggio e confezionamento.
I volumi produttivi dell’ultima annata si attestano attorno a 10.500 tonnellate, di cui il 5% è rappresentato da coltivazione biologica, che è destinata ad un’espansione sempre maggiore, grazie alle richieste crescenti del mercato. L'Asparago Napoletano, con i suoi 1.000 ettari circa, rappresenta, inoltre, anche il 90% della superficie italiana di asparago in coltura protetta.

“Siamo in dirittura d’arrivo per la presentazione dell’iter di richiesta e ci auguriamo che si concluda tutto in maniera positiva con un riconoscimento meritato che potrà dare ulteriori soddisfazioni e opportunità a tutti gli operatori della filiera”, conclude il presidente. 

Il Consiglio direttivo del Comitato promotore dell’asparago napoletano è così composto:
Presidente, Giuseppe Laezza
Vicepresidente, Luigi D’Andrea
Consiglieri: Nicola Laezza, Armando D’Antò, Antonio Iovino, Giordano Sossio e Mariano Cappiello.

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