Dal campo
L'agricoltura di precisione è impiegata dal 28,5% delle aziende
Alle nuove tecnologie si abbinano pratiche antiche come il cover crop con paglia
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L’impiego dell’agricoltura di precisione cresce sempre di più nelle nostre aziende agricole. Ma quali sono le imprese che di più impiegano queste tecniche? E in quali aree della Penisola è più utilizzata l’agricoltura di precisione? Ecco quanto emerge dall'ultimo rapporto Istat sul tema. Analizzando il dato complessivo dello Stivale, il 28,5% delle aziende ha affermato di utilizzare strumenti e tecniche proprie dell'agricoltura di precisione. Entrando nel dettaglio: le aree in cui ci sono più aziende che impiegano l’agricoltura di precisione sono il Nord-ovest e il Nord-est con rispettivamente il 32,1% e il 33%.
Sono principalmente le aziende di grandi dimensioni a fare ricorso a strumenti di precisione per l'ottimizzazione e la razionalizzazione dell'uso agricolo dei terreni. Per il 41,1% dei casi sono imprese che superano i 100 ettari di SAU, il 29,4% tra 50 e 100 ettari; quelle di piccole con circa 15 ettari, si attestano a 9,6%.

Ma l’agricoltura di precisione non fa accantonare le cosiddette tecniche 'antiche', che vengono viceversa rivalorizzate: infatti, circa il 22,6% delle aziende attua rotazione delle colture per migliorare o mantenere il rendimento dei terreni, monitoraggio dei parassiti e degli insetti che trasmettono fitopatologie usando i loro nemici naturali e copertura del terreno con paglia o materia organica, utile a mantenere l'umidità ottimale del terreno e a regolare la temperatura del suolo.
In particolare, la tecnica della copertura del terreno, "cover crop" con paglia o materia organica, è impiegata in media dal 18% delle aziende, con un picco del 20,4% al Sud e del 20,3% al Nord-Ovest.
Istat: clicca qui per scaricare il rapporto sull’agricoltura di precisione (pag. 7)
Fonte: Ansa
