Dalla distribuzione
La frutta estiva italiana arriva in Gdo ... ma a dicembre
È caos sull’origine di alcune referenze nei reparti ortofrutta
Gli effetti del cambiamento climatico sono più repentini del previsto, se a dicembre nei punti vendita della Gdo troviamo in vendita drupacee, ciliegie e meloni italiani, così come riportato sul cartellino segna prezzo.
Nella fattispecie si tratta in tutti i casi di prodotto sfuso; per quanto riguarda pesche e nettarine, il prezzo al chilogrammo è di 5,99 euro, mentre per i meloni 2,99 euro e per le ciliegie 26,90 euro. Quest’ultime sono esposte nel banco refrigerato in mezzo a prodotti esotici con provenienza oltre oceano, come la pitaya gialla e il mango, all’interno di una cassetta che non agevola una corretta conservazione della referenza: il prodotto infatti è famoso per essere delicato e facilmente deperibile, soprattutto quando lo si trova sfuso senza una protezione dalla manipolazione dei consumatori.
Ciò che salta all’occhio però, come sottolineato in apertura, è che l’origine dichiarata dall’insegna è l’Italia quando la produzione di questi frutti non è disponibile in questo periodo dell’anno: si tratta evidentemente di un errore. Buonafede o no, quello che si evince è una scarsa attenzione (o preparazione) da parte degli operatori che non si pongono il dubbio come in questo periodo della stagione sia impossibile che alcuni prodotti provengano dal nostro territorio. Così facendo si dà ai consumatori informazioni non conformi alla realtà, del tutto forvianti che confondono un cliente già di per sé poco informato.
Ha collaborato Fabrizio Pattuelli