Attualità
Kiwi giallo, tutte le novità del progetto firmato Rivoira
1500 gli ettari sub-licenziati, per l'autunno previsto un raccolto di oltre 500 tonnellate
Il futuro del kiwi giallo passa da due varietà: stiamo parlando di AC 497 076 e AC 501 022, due frutti sviluppati dal gruppo Rivoira in collaborazione con l’università di Udine e New Kiwi Plant.
L’obiettivo del progetto è ottenere frutti in grado di rispondere ai principali problemi agronomici e garantire al consumatore una produzione continuativa ed affidabile, oltre che di alta qualità. Attualmente il progetto è già in piena fase di sviluppo commerciale, con un totale di 1500 ettari sub-licenziati.
Dopo un primo anno di lavoro, nei giorni scorsi al Macfrut sono stati presentati i primi risultati alla presenza di tutti i partner europei, che si sono associati al progetto per 150 ettari ciascuna: Apo Scaligera (Zevio, Italia), Clementi (Laives, Italia), Innatis (Angers, Francia), Kiwi Uno (Verzuolo, Italia), Peviani (Siziano, Italia), Savajols (St.Rambert d’Albon, Francia), Surexport (Sevilla, Spagna), Zeus Kiwi (Katerini, Grecia), Zeoli Fruit (Cisterna di Latina, Italia). Si aggregano al progetto inoltre OP Armonia (Battipaglia, Italia) con 50 ettari per la sola produzione biologica, e 2 gruppi produttori per 50 ettari ciascuno: Arta Gold (Arta, Grecia) e Agrihold (Valencia, Spagna).
Marco Rivoira, ceo di Rivoira Group, ha presentato un aggiornamento sugli sviluppi degli ultimi 12 mesi: “ Trattasi fino ad ora di due varietà a polpa gialla, una a lunga conservazione denominata 022, e una a raccolta precoce, la 076, che hanno dimostrato in 7 anni di testing una forte resilienza verso batteriosi (PSA) e moria, i due problemi maggiori che preoccupano oggi i produttori in Europa e nel mondo. Le opportunità di questo progetto sono enormi considerato che solo l’Italia ha perso negli ultimi anni migliaia di ettari di impianti del kiwi giallo per colpa di questi due flagelli”.
"Nel 2022 abbiamo impiantato 140 ettari, nel 2023 ne abbiamo in programma 220 – ha spiegato Marco Rivoira – e quest’anno sarà il primo anno di commercializzazione: prevediamo di raccogliere un totale di circa 500 tonnellate. Dal prossimo anno invece, la commercializzazione entrerà nel vivo”.
“La domanda del kiwi giallo da parte dei consumatori è in crescita in tutto il mondo - ha illustrato Gerhard Dichgans, Project Manager per il gruppo piemontese - mentre la produzione non riesce a tenere il ritmo della domanda a causa delle difficoltà agronomiche. Con questo progetto e con queste due nuove varietà pensiamo di avere finalmente una risposta concreta per i coltivatori.”
Laura Zeoli dell'azienda Zeoli Fruit (Italia) e Zisis Manossis dell'azienda Zeus Kiwi (Grecia) hanno poi presentato in dettaglio le caratteristiche agronomiche delle due varietà, mentre il prof. Raffaele Testolin dell'Università di Udine ha illustrato il lavoro di breeding e selezione sul kiwi svolto dall'Università ed iniziato già nel lontano 1986.
“La grande forza della nostra proposta - ha sottolineato Marco Rivoira - è di avere a disposizione due varietà che danno risposte concrete ed immediate alle sfide agronomiche nelle quali riversa il settore, combinate ad una qualità e conservabilità superiore: la varietà tardiva 022 può essere conservata in frigoconservazione facilmente fino a metà maggio, come hanno dimostrato le prime partite di merce raccolta ad ottobre 2022 e lavorate e commercializzate ad aprile.”
Il prossimo passo per il progetto sarà la presentazione del brand e del relativo progetto di marketing in occasione di Fruit Attraction, il prossimo 3-5 ottobre a Madrid.
Nella foto di apertura: una piantagione di prova della varietà kiwi giallo 076