Dal campo
Kiwi giallo e mirtillo gigante sono le nostre nuove “dive”
Il presidente Noro: “Kikokà e piccoli frutti per rilanciare l’areale veronese”
Apo Scaligera, cooperativa con più di 20 anni di storia e 160 aziende agricole socie, è fra le realtà più importanti del panorama ortofrutticolo veronese e proprio pochi giorni fa ha presentato agli operatori il progetto “Apo Pro” (clicca qui per approfondire). Il presidente Luigi Noro ne ha spiegato in esclusiva a IFN i punti di forza e gli obiettivi.
Pattuelli - Presidente, innanzitutto, ci fa un bilancio dell’annata 2023 fino ad ora? Ci sono dei prodotti che si sono distinti in particolare? Apo Scaligera è soddisfatta dell’andamento commerciale?
Noro - L’annata 2023 è stata caratterizzata da condizioni climatiche avverse che hanno favorito lo sviluppo di alcune fitopatie complicate da controllare; c’è stato perciò un calo di produzione in termini di volumi. D’altro canto, non c’è stata una flessione per quanto riguarda i prezzi che hanno tenuto abbastanza bene. Il bilancio 2023, quindi, può dirsi positivo, soprattutto per le nostre colture principali.
Pattuelli - Il 2023 ha visto diverse criticità meteo e manodopera: in che modo Apo Scaligera ha supportato le aziende associate?
Noro - ll reperimento della manodopera è un problema globale, influenzato com’è da dinamiche internazionali. Nel 2023 i soci sono riusciti a gestirlo, grazie all’utilizzo tempestivo del decreto flussi, ma rimane un tema su cui saremo vigili anche per le prossime campagne.
Con il meteo impazzito ormai bisogna convivere, dato che il cambiamento climatico ha reso purtroppo normali eventi considerati una volta eccezionali. Apo Scaligera ha investito molto nella protezione delle colture e, oggi, il 90% delle nostre produzioni è coperto; una scelta obbligata per chi, come noi, vuole garantire una fornitura affidabile alla Gdo.
Pattuelli - Apo Pro si basa su kiwi e mirtillo; quali sono le ragioni di questa scelta? Il progetto si estenderà anche ad altri prodotti?
Noro - Come Apo Scaligera la nostra mission è quella di garantire ai nostri produttori un reddito che ripaghi gli investimenti nella qualità. Kiwi giallo e mirtillo sono due colture che godono di una forte richiesta di mercato che, nelle nostre previsioni, crescerà ulteriormente negli anni a venire. Possono essere quindi una valida alternativa a produzioni ormai in declino, come la pera e la mela.
Apo Pro è un progetto aperto, col quale vogliamo coinvolgere le nuove generazioni e aziende agricole che non sono ancora nostre associate, per rilanciare l’areale veronese e dare un futuro all’agricoltura. Per questo, lo scorso 11 novembre, abbiamo invitato gli ortofrutticoltori della zona alla presentazione del progetto nella nostra sede di S. Maria di Zevio. In questo momento investiamo tutte le risorse su questi due nuovi prodotti per supportare con la giusta attenzione le aziende agricole che aderiranno. Ma Apo Scaligera, per vocazione, non si ferma mai e non possiamo escludere di prendere in considerazione altri prodotti in futuro, sempre con l’obiettivo di migliorare la condizione dei produttori e rimanere una cooperativa all’avanguardia.
Pattuelli - Nel kiwi c’è grande attenzione alle nuove varietà; come nasce la collaborazione con il gruppo Rivoira per Kikokà? Quali sono gli obiettivi in termini di superfici e quantità di prodotto per i prossimi 5 anni?
Noro - Crediamo molto nelle potenzialità di Kikokà, perché il frutto ha caratteristiche davvero interessanti sia per la resilienza alle patologie che colpiscono l’actinidia, sia per le caratteristiche organolettiche di consistenza, dolcezza e shelf life. Abbiamo aderito al progetto del gruppo Rivoira con 150 ettari in sublicenza per 10 anni, che prevedono la commercializzazione con marchio Kikokà di tutto il kiwi giallo prodotto. Il coordinamento della produzione e il brand sono a nostro giudizio elementi chiave per garantire un reddito interessante ai produttori che vorranno sposare il programma. Noi sosterremo le imprese che aderiranno con supporto agronomico, logistico e commerciale. La nostra cooperativa può contare su strutture e macchinari all’avanguardia, in grado di accontentare tutte le esigenze dei partner del mondo distributivo.
Pattuelli - Il mirtillo sta godendo di grande espansione: su quali varietà punterete?
Noro - Dopo attente valutazioni abbiamo deciso di basare la nostra offerta sul mirtillo gigante, selezionando varietà libere come Duke, Blue Ribbon, Top Shelf, Valor e Cargo. Il prodotto sarà coltivato in fuori suolo per garantire la massima qualità: gli aderenti ad Apo Pro avranno pieno supporto nel reperimento dei finanziamenti, nell’acquisto di vasi, terriccio, mezzi tecnici e impianti e assistenza agronomica costante. Il mirtillo gigante sarà commercializzato a marchio Diva, un brand ormai conosciuto e apprezzato sia in GDO sia nei mercati all’ingrosso, in particolare per la fragola.
Pattuelli - Quali sono i primi riscontri della base produttiva ad Apo Pro?
Noro - L’ottima risposta della base sociale e l’ampia partecipazione all’evento di presentazione ci rendono molto fiduciosi. Siamo in una fase iniziale, poiché i primi impianti di kiwi risalgono alla primavera del 2023, ma ci aspettiamo ottime quantità in conferimento già dal prossimo anno per entrambe le referenze.
Pattuelli - Come si integra il brand Diva nel progetto Apo Pro?
Noro - Il brand Diva entra a pieno nel progetto Apo Pro, perché sarà il marchio di commercializzazione del mirtillo gigante, ma soprattutto perché riconferma la qualità, la territorialità, l’attenzione alla filiera e all’innovazione varietale che Apo Scaligera porta nei reparti ortofrutta da sempre. Il mirtillo Diva si affiancherà alla fragola, permettendo ai consumatori di godere di piccoli frutti di produzione veronese per una finestra temporale che andrà da aprile a novembre.