kiwi, è il settimo frutto più popolare

Il prodotto 'scala' la classifica in 15 mercati chiave

kiwi, è il settimo frutto più popolare

Come riporta la testata AsiaFruit, i dati mostrano un aumento di popolarità dei kiwi negli ultimi anni. L’azienda Kantar ha infatti monitorato le performance del kiwi nei 15 mercati principali di Zespri, azienda neozelandese di commercializzazione di kiwi, nel corso delle stagioni tra il 2018 e il 2022. Tra i vari frutti, il kiwi è passato dalla nona alla settima posizione nel periodo rilevato.

I risultati evidenziano quanto questo frutto sia ricercato in tutta l’Asia, a partire dalla Cina, dove si è confermato al primo posto nel 2022, dopo il primato nel 2021 e la quinta posizione nel 2018. Anche in Giappone il kiwi è il terzo frutto preferito negli ultimi tre anni, in aumento rispetto al quinto posto del 2018. Risposta che non si è fatta attendere neanche in Europa, dove Il kiwi ha scalato le classifiche, aumentando la sua popolarità in Belgio, Spagna, Germania e Italia, oltre ad essere sempre il frutto preferito nei Paesi Bassi. Nei mercati in crescita di Zespri, Vietnam e Stati Uniti, il kiwi sta diventando un frutto sempre più preferito, passando rispettivamente dal 20° al 12° e dal 16° al 15° posto.

“È davvero gratificante vedere l'aumento di popolarità del kiwi fra i consumatori nei nostri mercati principali, grazie ai nostri investimenti nel marchio per creare domanda e valore per i coltivatori”, ha dichiarato Jiunn Shih, chief marketing, innovation and sustainability officer di Zespri

Dopo la pandemia da Covid-19, si è registrata una ripresa nel consumo di frutta e si prevede che tale trend continui nei prossimi cinque anni.
“I kiwi rappresentano meno dell’1% del mercato mondiale della frutta e pongono quindi una grande opportunità per Zespri e per i nostri coltivatori. Realizzeremo campagne marketing d’impatto nei nostri mercati per evidenziare i benefici del kiwi Zespri per stimolare la domanda. Ci auguriamo che il kiwi continui la sua ascesa a livello globale nella scelta di frutta dei consumatori e di massimizzare il valore che possiamo restituire ai nostri coltivatori, nonché alle nostre comunità” ha concluso Shih.