Dal campo
«Kaki romagnoli, la campagna prosegue a vele spiegate»
Ottima qualità e temperature più rigide risvegliano i consumi
Prosegue a vele spiegate la campagna dei kaki, iniziata intorno al 10 ottobre per l’azienda agricola Fabbri di Santarcangelo di Romagna (Rimini). Insieme a Filippo Fabbri, socio produttore del consorzio Agribologna e testimone attivo per il progetto “Questo l’ho fatto io”, e al cugino Nicola, abbiamo fatto un punto sulla campagna in corso che terminerà indicativamente intorno a metà dicembre.
“La stagione è iniziata con la raccolta della varietà Tipo per poi dare il cambio con Rojo brillante dalla settimana scorsa, circa 7 giorni prima di quanto ci aspettassimo. La campagna ci sta regalando tante soddisfazioni nonostante abbiamo dovuto fare i conti con problematiche legate al clima, prima con l’alluvione e poi con un’estate davvero calda. Questio due fattori hanno avuto conseguenze sui volumi di produzione che hanno subìto un calo; infatti, anche la produzione regionale è inferiore del 20/30% rispetto allo scorso anno”, spiega Fabbri a IFN. “Il prodotto si è collocato senza fatica e i prezzi si sono mantenuti equilibrati, senza particolari oscillazioni da inizio campagna, a differenza degli altri anni in cui i prezzi variavano anche di molto da inizio a fine stagione, a seconda del momento. Ci auguriamo che la campagna possa concludersi nel migliore dei modi, permettendoci di collocalre tutti i calibri e mantenendo la stessa linea di prezzo”.
,Complici le ottime caratteristiche organolettiche e l’assenza di imperfezioni dei frutti, oltre che l’abbassamento delle temperature, i consumi si sono risvegliati e crescono di conseguenza.
L’azienda agricola Fabbri, nella figura di Filippo e Nicola, prende parte attivamente al progetto “Questo l’ho fatto io” firmato Agribologna, l’iniziativa che celebra il valore del socio produttore come vero e proprio specialista della terra “mettendoci la faccia”: “La collaborazione con il consorzio è un grande vantaggio e un’esperienza davvero positiva che ci ha permesso di cogliere opportunità commerciali entrando nelle principali catene distributive, da cui ci arrivano ottimi riscontri per tutti i nostri frutti”, conclude Fabbri.