Dal campo
Italia Ortofrutta promuove un progetto di ricerca dedicato al pomodoro da industria
Coinvolte 10 OP dell'Unione che rappresentano oltre 20.000 ettari
A seguito dell’entrata in vigore della nuova riforma della PAC e del nuovo Intervento Settoriale Ortofrutta, Italia Ortofrutta – Unione Nazionale, in concerto con le proprie OP associate, sta promuovendo la realizzazione di progetti di ricerca applicata a valere sui Programmi Operativi delle OP ortofrutticole.
Tra i vari progetti attivati, durante l’annualità 2023 è iniziato il progetto denominato “Progetto integrato di ricerca applicata per affrontare le principali criticità del prodotto pomodoro da industria” che coinvolge 10 OP associate all’Unione quali A.O.A, A.P.O.PA, APO GARGANO, APOC SALERNO, ASIPO, ASPORT, OP FERRARA, OPOA MARSIA, PRIMA OP BIO, TERREMERSE che complessivamente rappresentano oltre 20.000 ettari coltivati a pomodoro da industria. Il progetto, al momento della sua presentazione, si compone di tre linee progettuali.
Linea 1: Confronto varietale di responsabilità scientifica del CREA-OF di Pontecagnano
Attraverso lo sviluppo della presente linea di ricerca si intende fornire alle OP uno strumento conoscitivo sul comportamento delle varietà più innovative di recente introduzione sul mercato o addirittura pre-catalogo e/o resistenti/tolleranti a stress di natura biotica/abiotica. Le OP, attraverso la presente attività sperimentale, avranno a disposizione risultati oggettivi, garantiti dalla terzietà dell’ente scientifico, circa le performance agronomiche di varietà di pomodoro da industria di nuova e recente introduzione, dotate di resistenza/tolleranza genetica a stress biotici/abiotici, testate direttamente nei propri campi secondo le tecniche ordinarie tipiche del comprensorio di coltivazione. Un'adeguata scelta varietale, basata sulle esperienze dirette di campo, consentirà alle OP di ottimizzare la propria capacità di programmazione dell’offerta e di ottenere un vantaggio competitivo sul mercato. Nell’ambito di tale linea nel corso del 2023 sono stati realizzati 7 campi di confronto varietale che coinvolgono 7 OP partecipanti.
Linea 2: Agricoltura di precisione ed ottimizzazione dell’uso degli input e gestione delle principali malattie e fitopatie di responsabilità scientifica del CREA – OF di Pontecagnano
Attraverso lo sviluppo della presente linea si intende trasferire alle Organizzazioni dei Produttori del comparto l’innovazione dell’agricoltura di precisione ed elementi utili a mettere in evidenzia l’impatto di natura economica ed ambientale derivante dall’applicazione di tali tecniche innovative. Le OP, attraverso la presente attività sperimentale, potranno incrementare la sostenibilità economica ed ambientale della coltivazione mediante l’applicazione dell’agricoltura di precisione ai processi di coltivazione. L’agricoltura di precisione consente, infatti, di limitare gli interventi in campo, riducendo gli input produttivi e diminuendo quindi l’impatto ambientale. Oltre al CREA-OF, la presente linea coinvolge anche l’Università degli Studi di Firenze che effettua un’analisi economica per determinare un giudizio di convenienza circa tale applicazione e il partner tecnico IBF-Servizi che supporta il CREA-OF nella digitalizzazione delle aziende pilota. Nell’ambito di tale linea nel corso del 2023 tale linea progettuale si applica su 3 aziende pilota afferenti a 3 OP partecipanti.
Linea 3: Analisi dei costi di produzione del pomodoro da industria di responsabilità scientifica dell’Università degli studi della Tuscia
Attraverso lo sviluppo della presente linea di ricerca si intende effettuare un’analisi sui costi di produzione del pomodoro da industria per fornire alle OP ed ai soci produttori informazioni utili per la loro gestione aziendale e quindi uno strumento finalizzato ad incrementare la competitività nella fase di commercializzazione del prodotto. Le OP potranno ottenere informazioni utili ad acquisire un vantaggio competitivo nella contrattazione del prezzo del prodotto aumentando di fatto la propria competitività sul mercato e la propria sostenibilità economica.
Fonte: Italia Ortofrutta