Insolight: l’agrivoltaico che cambia il futuro dell’agricoltura

La soluzione insolagrin protegge le colture e produce energia solare

Insolight: l’agrivoltaico che cambia il futuro dell’agricoltura

Le ultime stagioni hanno messo a dura prova l’agricoltura, gli eventi climatici catastrofali hanno avuto un impatto negativo sulle colture e sui cicli produttivi riducendo le rese e la qualità dei prodotti. Per questo motivo il settore necessita di innovazione e soluzione adatte che permettano ai produttori di rispondere ai cambiamenti climatici e non solo.  L’agrivoltaico è tra gli strumenti più idonei a supportare i produttori: lo dimostra la soluzione insolagrin che sta suscitando grande interesse grazie alla sua duplice funzione, proteggere le colture e produrre allo stesso tempo energia solare. Questa soluzione dinamica è stata progettata da Insolight, fondata nel 2015 a Losanna (Svizzera) con un obiettivo ambizioso: portare sul mercato la prossima generazione di moduli solari. Ne parliamo a IFN con David Schuppisser, direttore commerciale di Insolight (clicca qui per approfondire).

Angelica - Come funziona la soluzione Insolagrin?
Schuppisser – La soluzione consiste in pannelli rialzati sopra le colture su una struttura metallica. Questa struttura è progettata per supportare una serie di opzioni agronomiche per una maggiore protezione delle colture come reti antigrandine/insetti, coperture in plastica e schermi energetici. In alcune implementazioni, questi elementi possono essere spostati automaticamente in tempo reale per avere un microclima più favorevole e una protezione per le colture. Insolight supporta i produttori al meglio per l’installazione di Insolagrin: si tiene conto della coltura, dei fattori ambientali come venti, pendenza, rischio di gelo e altri fattori.

Angelica - Quali sono i benefici agronomici?
Schuppisser - Il vantaggio agronomico di insolagrin è quello di fornire una protezione alle colture simile a quella offerta dai tunnel di plastica, dalle coperture o dalle reti antigrandine, a un costo decisamente inferiore. In alcuni casi, Insolagrin può addirittura proteggere meglio rispetto ai sistemi convenzionali, grazie ad un migliore controllo della temperatura durante le ondate di caldo o di freddo. Nel 2023, uno dei nostri impianti ha protetto efficacemente una piantagione di ciliegi dal gelo primaverile, ottenendo rese in media da 4 a 5 volte superiori e calibri dal 6% al 9% più grandi rispetto alla zona di controllo. Abbiamo anche osservato aumenti del 10% del peso dei frutti su alcune varietà di lamponi grazie agli impianti di insolagrin.

Angelica - Il decreto agrivoltaico del PNRR ha stanziato oltre un miliardo di euro. Che risposta vi aspettate dagli agricoltori italiani?
Schuppisser - un miliardo di euro per lo sviluppo dei sistemi agrivoltaici, rappresentano una grande opportunità per gli agricoltori italiani. Il decreto promuove soluzioni innovative per coniugare in modo intelligente la produzione agricola con la produzione elettrica prevedendo un contributo in conto capitale, nel limite del 40% dei costi di investimento ammissibili. Se fatto in modo intelligente, consentirà agli agricoltori di ricevere strutture protettive gratuite per i loro raccolti ed entrate aggiuntive dalla produzione di elettricità. Si può anche aumentare il valore della frutta e della verdura quando vengono commercializzati con il nostro marchio “energy positive”.

Angelica - In quali zone d'Italia si sta diffondendo di più?
Schuppisser - le aree più interessate sono quelle pianeggianti. Ma Insolight sta sviluppando progetti in tutta Italia, prevalentemente su superfici superiori a cinque ettari.

Angelica - L’agrivoltaico cambierà il modo in cui facciamo agricoltura?
Schuppisser - Sì, l’agrivoltaico sta già cambiando l’agricoltura. Può aumentare l’efficienza nell’uso del territorio, migliorare notevolmente i margini per ettaro, aumentare i rendimenti e risparmiare acqua. Sebbene l’agrivoltaico offra enormi vantaggi per la transizione energetica, vi è il pericolo di veder perdere d'importanza l'attività agricola, poiché i ricavi derivanti dall’elettricità spesso superano di gran lunga i ricavi agricoli. I regolamenti devono mettere l'agricoltura al centro dell’investimento. È necessario stabilire confini per servire veramente l’agricoltura e gli agricoltori, vietando severamente gli impianti fotovoltaici montati a terra e altri alibi agrivoltaici sui terreni agricoli.

Angelica - Anche gli agricoltori meno tecnologici possono utilizzare Insolagrin?
Schuppisser - Ovviamente. La nostra esperienza abbraccia una varietà di colture e pratiche. Gli agricoltori che oggi non sono abituati a lavorare con i sistemi tecnologici possono restare con un approccio a bassissima tecnologia. Dopo aver avviato una collaborazione dedichiamo molto tempo a capire come lavora oggi il coltivatore e a discutere come può utilizzare al meglio gli strumenti insolagrin.

Angelica - Si può applicare a tutte le colture?
Schuppisser - Oggi le soluzioni “insolagrin” si applicano a tutte le colture che possono beneficiare di una forma di protezione colturale, come alberi da frutto, piccoli frutti, ortaggi, vigneti o piante ornamentali. Tuttavia, non tutti i percorsi colturali sono adatti: ad esempio, non consigliamo insolagrin a un coltivatore di pomodori che produce nei mesi invernali. Insolight sta ora elaborando soluzioni anche per colture erbacee non permanenti in rotazione, come i cereali.

Fonte foto: Sito ufficiale Insolight

Per maggiori informazioni: info@insolight.ch