Dal campo
Insalate di IV gamma, ecco come avere foglie più consistenti
La qualità delle baby leaf dipende dalla gestione agronomica e dal terreno in cui crescono
Spesso viene criticata la qualità delle insalate ready to eat mettendone in discussione la consistenza e la qualità delle foglie utilizzate. spesso, però, ciò che però può compromettere i requisiti qualitativi non è il processo di imbustamento, bensì le proprietà stesse della materia prima impiegata. Quelle di quarta gamma sono colture a ciclo breve che devono unire a produzioni quantitativamente interessanti livelli qualitativi elevati; per questo la nutrizione e la gestione della preparazione del terreno sono fondamentali.
Spiega a IFN il processo Orazio Mancino, responsabile scientifico di Sele Agroresearch. “Per le produzioni di IV gamma è imprescindibile avere un terreno equilibrato e fertile; per fare ciò puntiamo su un prodotto consolidato come la Calciocianamide di Alzchem.
“Perlka® è un concime granulare molto semplice da applicare. Un prodotto reso unico dal suo contenuto di azoto a lento effetto (19,8%) e dall’elevato contenuto in calcio (circa il 50%). Il calcio contenuto in Perlka® è fondamentale per la crescita della pianta, per limitare fisiopatie come il Tip Burn, la necrosi del bordo fogliare e per incrementare la sostanza secca nelle foglie. La calciocianamide consente – come dimostrato dagli studi effettuati dal centro di saggio – di avere costanza nella quantità e nella qualità della produzione”.
Anche nel 2022, in collaborazione con il centro di Saggio Sele Agroresearch, si è continuato a testare la Calciocianamide, in formulazione microgranulare, su quarta gamma nelle zone di produzione italiane più importanti, valutando strategie che prevedevano anche l’utilizzo di consorzi microbici, sempre con la finalità di creare nel terreno le migliori condizioni possibili per lo sviluppo della coltura. Le prove sono state impostate su valeriana a Bergamo e su rucola nella Piana del Sele utilizzando lo stesso schema sperimentale, che prevedeva l’applicazione di Calciocianamide a 300 o 500 kg/ha da sola o in combinazione con un prodotto a base di microrganismi ed amminoacidi. Nel 2022 Calciocianamide Perlka® è stata testata in associazione ad IlsaOrgamit-R, un prodotto di ILSA a base di un pool di microrganismi (Pseudomonas, Rodhopseudomonas, Streptomices, batteri anaerobici ed anaerobici, Glomus/pseudomonas, Trichoderma Harzianum), potenziato da amminoacidi liberi - ottenuti tramite processo di idrolisi enzimatica FCEH® - indicato per il miglioramento delle condizioni microbiologiche dei suoli depauperati dalla monosuccessione colturale.
“La Calciocianamide, distribuita in presemina su terreno già lavorato, è stata interrata ad una profondità di 3-5 cm", precisa Mancino. "L’applicazione della Calciocianamide è molto semplice e può essere fatta con i comuni spandiconcime. Le prove sono state eseguite nei mesi di Luglio ed Agosto ma non ci sono stagioni dell’anno consigliate per il suo utilizzo, e questo permette una grande flessibilità d’uso. I dosaggi di Calciocianamide di 300-500 kg/ha utilizzati nella prova sono quelli più indicati per terreni dotati di discreta fertilità – continua Mancino - ma è possibile salire anche a dosaggi più elevati quando si lavora su un appezzamento povero di nutrienti. Per consentire la corretta attivazione della Calciocianamide è stata eseguita, subito dopo l’interramento, un’irrigazione a pioggia e successivamente altre 2 bagnature con lo scopo di mantenere un’umidità costante nel terreno. La semina è stata fatta 12 giorni dopo la distribuzione della Calciocianamide”.
“Dove previsto, IlsaOrgamit-R è stato applicato secondo le indicazioni riportate in etichetta, in fertirrigazione con sprinkler due volte e più precisamente subito dopo l’emergenza delle plantule alla dose di 20 kg/ha e sette giorni dopo a 30 kg/ha. Lo scopo è stato quello di colonizzare il terreno in modo da aumentare la fertilità e favorire lo sviluppo vegetativo delle plantule. In entrambe le prove, particolarmente interessanti sono stati i risultati, sia produttivi che qualitativi, ottenuti nelle tesi concimate con Calciocianamide – molto buoni quelli nella tesi con 500 kg/ha -. L’utilizzo in combinazione con il consorzio microbico ha dimostrato di poter migliorare ulteriormente i risultati conseguibili”
“Con Perlka® Alzchem ha sviluppato negli anni un concime azotato a lento effetto, ecosostenibile, che bene si adatta alle tecniche di coltivazione attuali ed all’utilizzo in combinazione con consorzi microbici consentendo di ottenere piante più sane e più resistenti, con una maggior resa e un elevato incremento di sostanza secca che migliorerà la qualità delle insalate senza mai riscontrare nessun aumento del livello dei nitrati nelle foglie" – conclude Mancino.