Dal campo
Inizio opaco per il limone primofiore siciliano. La Spagna non lascia spazio
Il produttore Minioto: «Leggero ritardo a causa del caldo che ha influenzato i calibri»
La Spagna, di anno in anno, prende nuove quote di mercato in Europa con i limoni e per il prodotto italiano diventa sempre più complesso competere con un player così ostico. Intanto, in Sicilia inizia la stagione con il limone femminello siracusano fioritura primofiore. Racconta a IFN l’esordio della campagna Roberto Minioto, titolare dell’omonima azienda agricola situata nel Val di Noto.
“Da qualche settimana abbiamo iniziato con l’atteso primofiore; come scelta aziendale posticipiamo i primi stacchi perché non eseguiamo la deverdizzazione ma attendiamo l’invaiatura fisiologica degli agrumi. Inoltre, le temperature elevate non hanno permesso di avere grossi calibri ma questo è un aspetto che si riflette su tutto il comparto”.
“Per quanto riguarda la qualità siamo soddisfatti equesto ci lascia speranzosi per il proseguo di stagione. Ancora è presto per dire coma saranno i prossimi mesi, anche se non abbiamo iniziato con il botto. Il nostro prodotto è una garanzia di qualità ma ciò che temiamo di più sono i competitors, in particolar modo la Spagna, che può ostacolarci con grandi volumi e prezzi di mercato competitivi. Infatti, la scorsa stagione il mercato del limone italiano si è svegliato quando dalla Spagna i volumi sono diminuiti. Nel Paese iberico negli ultimi anni le superfici destinate ai limoni sono aumentate e questo ha permesso di poter avere una produzione maggiore e prezzi competitivi”.
“Attualmente le quotazioni per il mercato nazionale sono in linea con il 2022: per il primofiore i prezzi oscillano da 1 a 1,20 euro al chilogrammo. Ma ancora i quantitativi sono esigui. Abbiamo iniziato anche le esportazioni verso Germania e Polonia che rappresentano un punto di riferimento per il limone siciliano”.