Incendio doloso nel cosentino: distrutti otto mezzi di una catena distributiva locale

Dietro l'incendio l'ombra della criminalità organizzata

Incendio doloso nel cosentino: distrutti otto mezzi di una catena distributiva locale

Un grave incendio, avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, nel cosentino, ha devastato parte del parco mezzi della Perrone Srl, azienda impegnata nella grande distribuzione organizzata di prodotti alimentari. Il bilancio è pesante: cinque autocarri e tre rimorchi completamente distrutti dalle fiamme. Fortunatamente non si registrano feriti, ma i danni materiali sono ingenti - come riporta Lacnews24. L’allarme è scattato poco dopo la mezzanotte. Secondo quanto ricostruito, il custode – la cui sorveglianza è stata elusa – ha notato le fiamme già alte e una densa colonna di fumo nero levarsi dall’area parcheggio. Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno lavorato a lungo per domare il rogo e mettere in sicurezza la zona. Le prime indagini degli inquirenti fanno emergere una pista inquietante: si tratterebbe infatti di un atto doloso. Un gesto che ha colpito non solo un’azienda storica del territorio, ma anche l’intera comunità imprenditoriale locale. Non si è fatta attendere la reazione del mondo economico e istituzionale. 

Il presidente di Confindustria Cosenza, Giovan Battista Perciaccante, ha espresso in una nota ufficiale la sua piena solidarietà all’imprenditore Carmelo Perrone e ai suoi collaboratori: «Questo spregevole atto colpisce non solo lui, ma l’intera comunità imprenditoriale che quotidianamente si impegna per contribuire alla crescita economica e sociale del nostro territorio», ha dichiarato Perciaccante, ribadendo l’impegno dell’associazione nella difesa della legalità e nel sostegno alle imprese vittime di intimidazioni.

Parole di sostegno anche da parte di Pietro Molinaro, presidente della Commissione consiliare contro la 'ndrangheta: «Auspico che quanto prima le indagini individuino i responsabili di questo gesto scellerato e criminoso. Nessuno deve pensare di poter agire nell’illegalità e restare impunito. Conosco l’azienda Perrone come una realtà solida e virtuosa che dà lavoro a molte persone. È nostro dovere proteggerla».

L’incendio rilancia con forza il tema della sicurezza e della presenza della criminalità organizzata nel tessuto economico calabrese. Un problema ancora vivo, che richiede – come sottolineato dagli esponenti istituzionali – una risposta ferma e unita da parte della società civile, delle imprese e dello Stato. Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per chiarire dinamiche e responsabili. Intanto, la Perrone Srl conta i danni ma non si ferma. Dalle parole di solidarietà traspare la volontà comune di reagire e ricostruire, facendo fronte compatto contro ogni forma di intimidazione. (aa)

Fonte: Lacnews24