In Romagna c'è già profumo di fragole

Avvio della raccolta da Pasqua per la Società Agricola Fabbri

In Romagna c'è già profumo di fragole

Non si direbbe, ma in Romagna è già tempo di fragole. La società agricola Fabbri di Santarcangelo, socia di Agribologna, ha iniziato infatti la raccolta della varietà Joly a Pasqua per poi proseguire con Tea, Sibilla e Elodì. Si tratta dei primissimi stacchi, che anticipano la campagna che inizierà ad entrare nel vivo nell'areale romagnolo attorno al 20-25 aprile. “Quest’anno, però, la situazione non si prospetta particolarmente rosea per le fragole del nostro territorio. Si prevede infatti una produzione inferiore del 25-30% a causa delle minori superfici investite per mancanza di manodopera”, ci anticipa Roberto Fabbri. 

“Il prodotto precoce proviene naturalmente dalla coltivazione in serra – specifica a IFN Fabbri -. Dedichiamo 5 ettari alle fragole e per questa stagione abbiamo deciso di coprire tutta la superfice per evitare le prime piogge di maggio e garantire la giusta protezione alle piante. Siamo stati lungimiranti, perché l’improvviso freddo delle scorse settimane in certe zone ha rallentato il ciclo di maturazione”.
I primi stacchi stanno dando soddisfazione. Il prodotto, infatti, si presenta bene. “Le piante non hanno subito stress, i frutti sono grandi e non hanno nessuna deformazione. Ora dobbiamo solo sperare nelle giuste condizioni di mercato. L’annata, al momento, si apre in modo positivo a causa delle temperature ancora più basse del previsto sia al Sud che da noi, determinando la presenza di poco prodotto e innalzando di conseguenza il prezzo. Questo però non è il vero mercato, la verità la vedremo solo tra una settimana o dieci giorni, quando inizierà la raccolta in tutta la Romagna”.

La campagna appena partita, poi,  deve fare i conti anche con la carenza di personale disposto a raccogliere i frutti. “Sono due anni che abbiamo difficoltà per le fragole. Ci serve manodopera sia a luglio, nella fase del trapianto, che poi da aprile fino a giugno per la raccolta. Nel nostro caso impieghiamo una quarantina di operai in questo periodo ma riuscire a reperirli è sempre più difficile perché la manodopera specializzata non c’è più e si fatica a trovare anche chi è alle prime armi”. Questa situazione comporta una riduzione delle coltivazioni, che potrebbe significare anche un 25-30% in meno secondo il produttore. 
Il prodotto di Fabbri viene commercializzato da Agribologna, con il brand “Questo l’ho fatto io” in cestini da 500 grammi.