Dalla distribuzione
In calo le esportazioni mondiali di mirtilli nel 2023
Significativo il -25% del Perù che rimane però leader indiscusso
Le esportazioni mondiali di mirtilli hanno raggiunto le 748 mila tonnellate nel 2023, segnando una contrazione del 12% rispetto alle 850 mila tonnellate registrate l'anno precedente, a causa dei fenomeni climatici che hanno colpito i principali Paesi produttori.
Sono i dati riportati da Agraria e ripresi da producebluebook.com, sulle analisi della società di ricerca Fluctuante. Ad allarmare è il Perù, come primo esportatore mondiale di mirtilli, poiché ha visto scendere le sue spedizioni a 207 mila tonnellate, con una riduzione del 25% rispetto alle 276 mila tonnellate dell'anno precedente e una quota che è passata dal 32,5% del 2022 al 27,7% del 2023. Tuttavia, il Paese rimane il principale fornitore di mirtilli per Stati Uniti e Unione Europea, partecipando rispettivamente al 36 e al 21% del totale importato da questi mercati.
Proseguendo nei principali Paesi esportatori di mirtilli troviamo il Cile con 83 mila tonnellate nel 2023 (-21%), il Canada con 82 mila tonnellate (+6%), la Spagna con 71 mila tonnellate (-18%), gli Stati Uniti con 58 mila tonnellate (+7%), il Messico con 55 mila tonnellate (+17%), il Marocco con 53 mila tonnellate (+0%), il Sudafrica e la Polonia con 26 mila tonnellate (-4%) e Hong Kong con 11 mila tonnellate (-45%).
D’altro canto le importazioni globali di mirtilli hanno raggiunto le 823 mila tonnellate nel 2023, con Stati Uniti e Paesi Bassi che assorbono il 48% delle importazioni globali. Nel dettaglio, gli Stati Uniti hanno importato 307 mila tonnellate nel 2023 (-11%), mentre i Paesi Bassi 88 mila (-31%). Seguono la Germania con 65 mila tonnellate (-16%), il Canada con 59 mila tonnellate (+2%), il Regno Unito con 58 mila tonnellate (-5%), la Spagna con 39 mila tonnellate (-9%), la Cina con 30 mila tonnellate (-30%), la Polonia con 21 mila tonnellate (-16%), la Francia con 16 mila tonnellate (-7%) e Hong Kong con 15 mila tonnellate (-42%). (gc)