«In Albania per trasmettere il nostro Know-how»

Cia: «Previste esperienze lavorative in Italia»

«In Albania per trasmettere il nostro Know-how»

Il rilancio dell’agricoltura passa anche dalla formazione estera ed è quello che sta facendo Cia-Agricoltori Italiani, che da anni è impegnata in Albania con attività di supporto alle associazioni agricole albanesi. Attualmente l'associazione è attiva con due progetti in partenariato con RTM-Volontari nel Mondo. Uno è il progetto Ruralbania, che ha l'obiettivo di supportare le associazioni agricole locali nella creazione dei servizi alle imprese e dei centri di assistenza agricola, il secondo è Ruralyou, dedicato allo sviluppo dei giovani agricoltori nelle aree rurali. Prossimo obiettivo di Cia sarà la formazione dei giovani che vogliono fare esperienza lavorativa in Italia. Il percorso, oltre a svilupparsi in Albania, punta ad articolarsi anche in altri Paesi per formare manodopera da impiegare nella Penisola. Al momento però non sono ancora stati formalizzati gli accordi.  

Stefano Francia, presidente Cia Emilia-Romagna e Agricoltura è Vita

Ieri è stata anche l’occasione per il Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, di conoscere da vicino i due programmi. Lollobrigida ha infatti fatto tappa a Tirana, dove ha incontrato l’omologa Frida Krifca insieme al viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Edmondo Cirielli e a una delegazione di rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria e delle imprese.
I progetti sono portati avanti da Cia supportata dal Sistema dei Caa-Cia, dall'associazione dei giovani agricoltori Agia e dall’associazione Agricoltura è Vita, specializzata in formazione e ricerca. "Il Progetto Rural Albanian Youth-RuralYou  – spiega Stefano Francia, presidente di Agricoltura è Vita e di Cia Emilia-Romagna –  si sviluppa da febbraio 2021 a ottobre di quest’anno. Il suo obiettivo è aiutare 200 giovani agricoltori tra i 18 e i 35 anni che vivono nelle aree rurali interne del Paese, ad esempio al nord, a ritrovare un approccio imprenditoriale attraverso lezioni da parte dei nostri docenti ma anche l’esperienza di imprenditori agricoli locali”.

I principali interessi di Cia in merito alla propria partecipazione alla missione di sistema per lo sviluppo di relazioni con l’Albania sono: supportare la modernizzazione del sistema di assistenza tecnica e consulenza alle imprese agricole; supportare la strutturazione del servizio di pagamenti dei fondi di sostegno agli agricoltori e della futura Pac, in vista dell’adesione all’Unione Europea; realizzare programmi di formazione per i giovani agricoltori e per i lavoratori agricoli che intendono svolgere un’esperienza lavorativa in Italia. 

“Il secondo progetto, Ruralbania, riguarda invece un aiuto da parte dell’associazione nel costituire o rafforzare centri di assistenza agricola e rurale disponibili per i piccoli produttori nelle aree montane delle regioni di Scutari, Dibra e Kukes – spiega Francia a IFN -. Il progetto prevede: formazione su buone prassi europee in materia di Centri di Assistenza Agricola per associazioni di categoria e istituzioni albanesi, percorso messo in campo con il CAA-Cia; l’avvio di 3 Centri di Assistenza Agricola e Rurale (CAAR) pilota e una campagna nazionale di advocacy istituzionale sull’importanza dei centri di assistenza agricola e della partnership pubblico-privata per lo sviluppo delle aree rurali svantaggiate. La durata è triennale – conclude Francia - e stiamo riflettendo per portare lo stesso modello di lavoro anche in altri Paesi da cui deriva la manodopera estera per la raccolta dei nostri prodotti, ma ancora è prematuro parlarne”.