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«Imballaggi: va rivista la decisione sul monouso alimentare»
I commenti dei ministri Lollobrigida e Urso
In merito all'accordo politico provvisorio sulla proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (clicca qui per approfondire), non sono mancati i commenti dei politici.
In primis quello del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a cui ha fatto eco il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
"La riduzione dal 90 all'80% della differenziata e i target ridotti al 2025 dimostrano che il negoziato di lunedì tra le Istituzioni europee sul regolamento imballaggi comincia ad accogliere alcune delle richieste del Governo Meloni. Tuttavia, resta per noi inaccettabile, il divieto per alcuni imballaggi monouso, come quello per frutta e verdura fresca sotto 1,5 kg. Auspico che il Consiglio europeo tenga conto degli sforzi del Parlamento Ue che aveva votato per una maggiore flessibilità nell'attuazione del regolamento, contro il divieto di imballaggi monouso nell'ortofrutta e per l'esclusione del vino e degli spumanti dai target di riutilizzo imposti nella proposta originale della Commissione europea. Non può essere penalizzata una Nazione, come l'Italia, che da anni è fortemente impegnata nel settore dell'economia circolare e rappresenta un'eccellenza a livello europeo per la gestione dei rifiuti da imballaggio". È quanto dichiara il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida (foto di apertura).
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha poi aggiunto: ""Il nuovo accordo tra Consiglio UE e Parlamento Europeo sul regolamento sugli imballaggi è un passo nella giusta direzione, che accoglie una serie di indicazioni italiane e che rimuove criticità inizialmente presenti nella posizione della Commissione Europea. L'impianto iniziale del regolamento sarebbe stato penalizzante, non solo per l’industria italiana del packaging, ma anche per molte filiere produttive, dall’agroalimentare alla farmaceutica. C'è ancora da lavorare nel negoziato: continueremo a sostenere le nostre aziende affinché possano operare al meglio e innovare, grazie anche all'eccellenza nel settore del riciclo, che vede l'Italia tra le più avanzate a livello internazionale".
Toia (relatrice Itre): raggiunti risultati utili per Sistema Italia
"Salvi i cartoni del latte, salvi gli imballaggi monouso in plastica compostabile. Salvi anche quelli in plastica per frutta e verdura sotto al chilo e mezzo, se necessari per evitare perdita di peso, acqua e turgore. Salve le bottiglie di vino e di altre bevande, deperibili e alcoliche. Premiata la virtuosità del sistema italiano nel riciclo. È stato un negoziato lungo e durissimo, ma alla fine nell'accordo provvisorio sul regolamento imballaggi possiamo onestamente dire di avere raggiunto risultati importanti e utili per il sistema italiano, salvaguardando allo stesso tempo gli obiettivi fondamentali per il mondo dell'economia circolare e del riciclo". Lo dichiara in una nota la relatrice per la commissione Industria ed energia (Itre) del Parlamento Ue, Patrizia Toia (Pd-S&d, in foto sopra), al regolamento imballaggi.
"I risultati del negoziato, relativamente ai punti maggiormente discussi in Italia, sono che, superata la contrapposizione tra riciclo e riuso, si è ottenuta l'esclusione dagli obblighi di riuso del take away, del cartone, di bevande come latte e altre altamente deperibili, vini e altre bevande alcoliche - prosegue Toia - Per il resto, vi è la facoltà per gli Stati Membri di derogare dagli obblighi per gli operatori dei settori coinvolti se i singoli materiali di imballaggio abbiano raggiunto e superato del 5% gli obiettivi di riciclo definiti dalla legislazione vigente. Questo è un punto particolarmente significativo e sensibile per lItalia, e tutti noi sappiamo che è ampliamente sulla buona strada nel raggiungimento degli obiettivi. In questo modo abbiamo anche voluto riconoscere e premiare la virtuosità del nostro sistema che ci vede ai primi posti nel quadro europeo".
La relatrice per la commissione Itre spiega poi che relativamente ai divieti degli imballaggi monouso, "tali divieti saranno applicabili dal 2030 soltanto per la plastica, salvaguardando invece quella compostabile. In particolare per il settore ortofrutticolo, tanto significativo per l'Italia - prosegue Toia - il divieto di imballaggio monouso al di sotto di 1 chilo e mezzo potrà essere superato dallo Stato Membro per ragioni di protezione del prodotto, per evitare perdita di peso, acqua e turgore. Inoltre è stata ben chiarita la definizione di imballaggi compositi per considerare solo il materiale prevalente. Anche questa novità potrà aiutare e consentire la fase di transizione già in atto in molte aziende verso imballaggi più riciclabili".
"Si tratta di risultati importanti e per niente scontati soprattutto perché abbiamo dovuto fare i conti e scontrarci con un muro durissimo e compatto del Consiglio, a lungo inamovibile. È stata una battaglia durata tutti questi mesi e anche ieri, alla stretta finale. Nel complesso questo regolamento segna un passo avanti nella riduzione del peso e la quantità degli imballaggi nei rifiuti", conclude Toia.
Fedagripesca: "Bene appello del ministro Lollobrigida, scongiurare il divieto per gli imballaggi monouso dell'ortofrutta"
“Accogliamo con soddisfazione l’appello rivolto dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida al Consiglio Ue per invitarlo a mantenere nel testo finale del Regolamento imballaggi una maggiore flessibilità, scongiurando il divieto di confezioni monouso per prodotti ortofrutticoli di peso inferiore a 1,5 kg. Se il divieto dovesse infatti essere confermato nel testo finale, si tratterebbe di una sconfitta per l’intera filiera ortofrutticola europea”. Così il Presidente di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini in merito agli esiti del trilogo che ieri sera hanno portato all’approvazione di un primo testo di compromesso sul Regolamento degli imballaggi.
In attesa di conoscere i contenuti del documento, il presidente Piccinini esprime inoltre perplessità rispetto alla “situazione di confusione ed incertezza che potrebbe venire a prospettarsi con il nuovo Regolamento in merito alle condizioni, alle varie deroghe e alla stessa tempistica di applicazione. Ciò potrebbe anche dar luogo molto probabilmente a difficoltà e oggettive limitazioni anche nel commercio tra i vari Stati della Ue”. (am)
Fonte: Ufficio stampa Masaf e Agricolae.eu, ufficio stampa Fedagripesca