Il TG5 premia l’evoluzione dell’anguria: esempio virtuoso nella filiera ortofrutticola

Bruno Francescon: “L’anguria cresce del 15%, grazie a qualità e fiducia ritrovata”

Il TG5 premia l’evoluzione dell’anguria: esempio virtuoso nella filiera ortofrutticola

Per anni ha navigato in acque poco favorevoli, tra quotazioni modeste e un comparto alla ricerca di una direzione chiara. Oggi, invece, l’anguria è tornata sotto i riflettori, tanto da meritare un servizio nell’edizione del TG5 del 7 luglio, firmato dal giornalista Fabio Giuffrida. Il titolo del servizio è eloquente: “Tutti ghiotti dell’anguria”. E non è solo un modo di dire. I numeri e le tendenze parlano chiaro: la domanda è in forte crescita, e con essa il valore percepito del prodotto.

A confermare il trend positivo è Bruno Francescon, presidente di OP Francescon e presidente del Consorzio Perla Nera, intervistato ai microfoni del TG5:
“Negli ultimi anni siamo cresciuti almeno del 10-15%, questo perché gli italiani hanno ritrovato fiducia in un prodotto che ha saputo segmentarsi ed è eccellente grazie al miglioramento genetico. Ma non solo gli italiani, anche all’estero l’appeal del prodotto nostrano è aumentato, infatti, l’Italia esporta il 10-15% della sua produzione nel Nord Europa.”

Il successo non è frutto del caso. La filiera dell’anguria ha saputo rinnovarsi puntando sulla qualità, sull’innovazione varietale e su una comunicazione più vicina alle abitudini moderne di consumo. Tra le protagoniste di questa rinascita c’è Perla Nera, la mini anguria senza semi che si distingue per polpa croccante, gusto intenso e dimensioni contenute: caratteristiche che incontrano il favore di un consumatore sempre più attento, esigente e orientato alla praticità. Non solo Perla Nera: oggi il comparto propone anche angurie a polpa gialla, capaci di attirare l’attenzione per il loro aspetto originale, ma che non deludono neppure al palato. L’anguria – esaltata da social e food influencer – è diventata un ingrediente versatile, da utilizzare non solo come snack fresco o frutto da spiaggia, ma anche in preparazioni salate, insalate gourmet, drink estivi, gelati e sorbetti.

In sintesi, l’anguria italiana ha saputo reinventarsi, passando da commodity a prodotto distintivo. L’Italia, forte delle sue competenze agronomiche e della capacità imprenditoriale di molte OP e aziende, è oggi leader nella produzione europea. Un esempio virtuoso di come il miglioramento genetico, unito alla capacità di leggere le tendenze di consumo, possa cambiare radicalmente il destino di un intero comparto.

Da frutto marginale a star dell’estate: il caso dell’anguria dimostra che anche nell’ortofrutta, con visione e innovazione, è possibile fare la differenza.

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