Il produttore Tabanelli: «Ho salvato le pesche nella notte più dura per le gelate»

Grazie alle ventole la temperatura da -4 a -0,5 gradi

Il produttore Tabanelli: «Ho salvato le pesche nella notte più dura per le gelate»

I produttori di drupacee dell’Emilia-Romagna hanno fatto i conti anche quest'anno con gelate da record che hanno spazzato via buona parte della produzione. Le temperature sono precipitate sino a -6° nelle aree più colpite, e i documenti fotografici testimoniano quello che è accaduto ai frutticini.
Fabio Tabanelli, produttore romagnolo che coltiva drupacee tra Faenza e Imola, ha raccontato a IFN quelle notti di gelate. “Le prime settimane di aprile sono state nefaste a causa delle gelate notturne. La notte del 6 aprile è stata la più dura, per le nostre albicocche non c’è stato nulla da fare, su mezzo ettaro sarà rimasta una cassetta da raccogliere. Fortunatamente con le pesche e le susine è andata meglio”.

Nel lotto di pesche e susine di circa 10 ettari, l’anno scorso abbiamo installato la ventola di Gener, che in quelle notti è stata un supporto fondamentale. Infatti, la ventola si è accesa per cinque notti in automatico al raggiungimento dei 0° ed è stata in funzione in modo costante. Giorno 6 aprile, la notte più critica, la temperatura alle 4 della mattina è precipitata quasi a -4° ma nel raggio di azione della ventola la temperatura è salita a -0,5° e non abbiamo riscontrato danni. Le pesche erano, già, in fase di scamiciatura ma non hanno subito danni evidenti”
“Anche per le susine non abbiamo notato nulla di anomalo e il frutto prosegue nel suo sviluppo. L’attività delle ventole, sicuramente, ci ha evitato di fare la conta dei danni come per le nostre albicocche”.

Arcangelo Giammusso, amministratore di Gener nonché presidente del Cda dell'impresa spiega a IFN il funzionamento della ventola. “In questo caso si tratta del nostro modello S 60 in grado di proteggere coltivazioni fino a 7 ha, è costituito da una torre fissa in acciaio zincato a caldo da 8mm di spessore, alta 10,50Mt, da un’elica in fibra di vetro da 6,00Mt e da una cabina motore con quattro sportelli di ispezione e manutenzione – dotati di serrature - allarmati (con sirena), all’interno della quale è alloggiato anche il serbatoio da 450 litri. La macchina è dotata da innovativi sistemi e applicazioni tecnologiche dell’Industria 4.0, che consentono la trasmissione digitale all’agricoltore dei parametri rilevati in campo”.
“Inoltre per le temutissime gelate da avvezione i ventilatori antigelo GENER possono essere equipaggiati da un bruciatore in grado di fornire, attraverso 3 ugelli, altrettanti stadi di potenza, in base all'intensità del gelo, garantendo al terzo step 1.600.000 cal/h”.