Attualità
Il made in Italy protagonista al Fancy Food Festival
Coldiretti: record storico per l’export italiano a tavola (+11%)
Una vetrina d’eccezione per la Food Valley dell’Emilia-Romagna, coi suoi prodotti Dop e Igp unici al mondo, protagonisti a New York, nel cuore dell’economia a stelle e strisce, in un mercato che già oggi sfiora in valore il miliardo di euro per l’agroalimentare regionale.
La Regione sceglie per il secondo anno consecutivo il Summer Fancy Food Festival, il più importante appuntamento fieristico del Nord America dedicato ai prodotti alimentari di qualità e all’innovazione del settore. Entra dunque nel vivo la nuova missione istituzionale negli Usa guidata dal presidente Stefano Bonaccini, con la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura e agroalimentare, Alessio Mammi, dal 24 al 27 giugno.
Destinazione dunque New York, la città che ospita la 67^ edizione dell’importante manifestazione fieristica e dove domenica 25 giugno è stato inaugurato il Padiglione Italia e lo stand istituzionale della Regione Emilia-Romagna, presente il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.
Coldiretti: record storico per l’export made in Italy a tavola (+11%)
Con un balzo del 11% è record storico per le esportazioni agroalimentari Made in Italy nel 2023 che crescono quasi il doppio dell’export complessivo tricolore. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti e Filiera Italia sui dati Istat sul commercio estero relativi al primo quadrimestre del 2023, diffusa in occasione del Summer Fancy Food 2023 il più importante evento fieristico mondiale dedicato alle specialità alimentari a New York City presso il Javits Center al Padiglione Italia (level 3, stand n.2718), assieme all’Ice.
Tra i principali Paesi, ad essere cresciute di più nel 2023 – precisano Coldiretti e Filiera Italia– sono le esportazioni alimentari in Francia, con un balzo del 19% davanti alla Germania (+12%), alla Gran Bretagna (+12%) e agli Stati Uniti (+3%). A livello complessivo la Germania resta comunque nel primo quadrimestre il principale mercato di sbocco dell’alimentare con un valore di 2,6 miliardi davanti agli Stati Uniti con 2,1 miliardi che superano di misura – evidenziano Coldiretti e Filiera Italia – la Francia che si piazza al terzo posto con 2 miliardi. Risultati positivi – precisa Coldiretti e Filiera Italia – anche nel Regno Unito con 1,3 miliardi che evidenzia come l’export tricolore si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dalla Ue. Dato negativo in Cina con un calo del 2% mentre cresce in Russia con un +13% nonostante la guerra e le sanzioni
L’export emiliano-romagnolo
Nel 2022, ha sfiorato i 10,5 miliardi di euro il valore delle esportazioni emiliano-romagnole verso gli Usa - con un peso del 12,4% sul totale dell’export nazionale - in crescita del 31,2% sul 2021 e del 60,4% sul 2019. L’agroalimentare allargato (comprese le macchine per l’agricoltura) vale 932 milioni di euro, +20,8% sul 2021 e + 50,7% sul 2019. Un dato quello dell’agroalimentare che conferma un buon andamento anche nel primo trimestre 2023 con 243 milioni di euro, in aumento rispetto ai primi tre mesi del 2022 del 16,6%.
All’estero le vendite del Made in Italy sono sostenute soprattutto dai prodotti base della dieta mediterranea come il vino che svetta sul podio con una crescita del 4% nei primi mesi, davanti a frutta e verdura fresca, ma nel paniere del Made in Italy all’estero recitano un ruolo importante anche pasta, formaggi, olio d’oliva e salumi, anche se a livello nazionale resta da colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti dalla carne ai cereali fino alle colture proteiche necessarie per l’alimentazione degli animali negli allevamenti.
“Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo” sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate” L’obiettivo – conclude Prandini - è portare l’export agroalimentare dagli attuali 61 miliardi ai 100 miliardi nel 2030.
“Oggi l’export rappresenta lo strumento principale di valorizzazione delle nostre eccellenze agroalimentare considerato la persistente debolezza dei consumi interni. Bisogna quindi ulteriormente sostenere attraverso un supporto concreto ed operativo l’aumento non solo dell’export complessivo ma del numero di imprese soprattutto PMI in grado di accedere a tali mercati. Per questo non servono dimensioni ma appartenenza a reti come quelle che a Filiera Italia e Coldiretti insieme ad Ice e Farnesina stanno realizzando, aggiunge Luigi Scordamaglia Amministratore Delegato di Filiera Italia.
Fonte: Uffici stampa Coldiretti e Regione Emilia Romagna