Il lino, una rivoluzione per l'ortofrutta

Con L!INCREDIBLE le confezioni sono all’insegna della bellezza

Il lino, una rivoluzione per l'ortofrutta

“Portare la bellezza nel packaging ortofrutticolo è possibile e il lino lo dimostra”. Le parole di Pierluigi Fusco Giraud, amministratore delegato del Linificio e Canapificio nazionale (Gruppo Marzotto), hanno risuonato in una sala attenta, quella del Centro Congressi del Grand Hotel di Rimini, stipatat dai partecipanti a Think Fresh – Operazione ReMarketing, l’evento che ha riunito oltre 300 operatori del settore ortofrutticolo lo scorso 2 maggio.

Sul palco grande centralità è stata data al packaging. Sia in termini di opposizione alla proposta di regolamento europeo sul tema (clicca qui per leggere l’articolo), sia per affrontare il tema sostenibilità, tanto caro agli operatori del settore, unito a quello della bellezza.
Qui è entrato in campo Girard, che ha presentato L1INCREDIBLE, la prima rete di lino al mondo per il packaging alimentare, quindi adatta anche all’ortofrutta, sviluppata insieme a Kuku International Packaging, azienda bolognese che opera nel settore degli imballaggi flessibili e, infine, appoggiata anche dalla onlus Marevivo. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli operatori della filiera ad adottare atteggiamenti più consapevoli e responsabili verso la natura a vantaggio delle generazioni che verranno.

“La filatura liniera e canapiera si occupa di trasformare il lino rendendolo tessuto e trasformare, così, qualcosa che è bello di natura - basti pensare ai fiori della pianta - in un packaging artistico. Inoltre, il lino è fra i materiali più sostenibili che abbiamo e lo abbiamo introdotto nel mondo dell’ortofrutta creando un ‘abito di lino’ per i prodotti”.
Tra le caratteristiche che rendono il prodotto sostenibile è la poca acqua che richiede la pianta durante la coltivazione, la totale biodegradabilità e la produzione locale, situata in Italia e in Francia. “In questo modo sia il prodotto contenuto all’interno che il contenitore raccontano la stessa storia di prossimità”. In più, il lino è molto resistente e questo permette di avere maglio della rete molto larghe lascinado molta visibilità al prodotto ed è anche particolarmente traspirante. “Il lino è molto sottile ma resistente, la rete può essere lavorata nei tradizionali macchinari per gli imballaggi, non richiedendo quindi strumentazioni apposite, ma è ben riconoscibile e unico già al tatto”.
Il linificio nel 2018 ha ricevuto alla Camera dei deputati il Premio 100 Eccellenze Italiane, che celebra la creatività, l’innovazione e la sostenibilità. Nello stesso anno ha ricevuto anche il premio “100 ambasciatori nazionali”, per l’impegno profuso dell'azienda nella valorizzazione del territorio e della comunità.