Il governo Meloni al giro di boa. Lollobrigida: «agricoltori primi ambientalisti»

Dopo un anno si tirano le prime somme

Il governo Meloni al giro di boa. Lollobrigida: «agricoltori primi ambientalisti»

La candidatura della cucina italiana a Patrimonio Immateriale dell'Unesco, la valorizzazione delle filiere, lo stop al cibo sintetico e il ruolo degli agricoltori, degli allevatori e dei pescatori per l'ambiente. Questi alcuni dei temi al centro dell'intervento del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, all'evento "Italia Vincente" dedicato al primo anno del Governo Meloni.

Lollobrigida ha valorizzato la portata delle azioni messe in campo alla guida del Masaf, che rispondono all'impegno di sostenere le produzioni e difendere un modello alimentare sano e di qualità. "Tra le varie cose - ha sottolineato in particolare il Ministro - abbiamo candidato la cucina Italiana a patrimonio Unesco, una proposta congiunta con il Ministero della Cultura: l'Italia deve essere valorizzata, non solo per orgoglio, ma per le nostre filiere produttive, così da fare una ulteriore crescita nell'export e creare ricchezza e lavoro".

"Terra e mare danno da mangiare", ha ribadito Lollobrigida, sottolineando che coloro che lavorano a contatto con la natura rappresentano "i primi ambientalisti del pianeta, perché proteggono il territorio. Dove non c'è agricoltura viene giù tutto". È stato anche "per difendere un modello produttivo che lega il lavoro dell'uomo alla terra", ha aggiunto, che, "con Orazio Schillaci, abbiamo scelto di essere la prima Nazione al mondo a vietare i prodotti sintetici, seguendo il principio di precauzione, e presto il provvedimento sarà approvato in Parlamento".

"Abbiamo fatto tutto questo per rispetto della democrazia, per le richieste che abbiamo ricevuto da Regioni, Comuni e dalle 2 milioni di firme raccolte da Coldiretti. Serve garantire la sicurezza alimentare per il mondo e va perseguita con il principio della qualità. Vogliamo contrastare quei modelli produttivi in cui non ci riconosciamo", ha affermato.

Fonte: Masaf