Dal campo
Il frass, ecco come gli insetti concimeranno i terreni agricoli
Una soluzione che ha grandi benefici ambientali
Negli ultimi anni abbiamo tanto sentito parlare di insetti, non per approfondimenti su aspetti entomologici, ma bensì perché abbiamo scoperto questi esseri viventi come potenziale fonte di nutrimento per gli umani. Tra chi si è indignato e chi ha reputato l’idea geniale per contrastare lo spreco di risorse e ridurre l’impatto ambientale, l’attenzione dell’opinione pubblica non è mai stata così alta sulla tematica.
Ma attenzione, perché per il mondo agricolo gli insetti potrebbero costituire anche una risorsa preziosa per la concimazione dei terreni grazie al frass.
Ma di cosa si tratta? È un miscuglio composto da escrementi, esuvie, spoglie d’insetto e substrato alimentare proveniente dall’allevamento degli stessi. Gli allevamenti di insetti sono composti da matrici organiche provenienti da scarti o sottoprodotti agricoli.
Gli insetti grazie al loro metabolismo riescono a decomporre le matrici organiche producendo elementi nutritivi utili per lo sviluppo delle piante.
Secondo il D. lgs. 75/2010 in materia di fertilizzanti, il frass rientra a pieno titolo nella definizione di vermicompost da letame che è un ammendante che deriva dalle deiezioni dei vermi e di insetti.
Per poterlo adottare in agricoltura, la normativa europea prevede un trattamento termico a 70° per circa 60 minuti. Sono state già condotte delle prove con il frass sia in coltura protetta che in pieno campo. I risultati evidenziano un aumento del peso fresco delle piante che lasciano intravedere buone prospettive future anche perché in linea con il green deal.