Economia
Il bio è il cibo del futuro
I valori del comparto nel progetto Being Organic in Eu
Con circa 2,2 milioni di ettari coltivati a bio, l’Italia è tra i Paesi europei più green. Ha la più elevata percentuale di superfici bio sul totale (17,4%), contro una media europea del 9% cui si aggiunge il primato degli operatori 86.144. L’Italia è anche il primo Paese in Europa (secondo al mondo) per l’export di alimenti bio, con oltre 2,9 miliardi di euro, circa il 6% di tutto l’export agroalimentare nazionale.
A fronte di una produzione in crescita verso l’ambizioso obiettivo delle politiche Eu, che con il Green Deal con la strategia Farm to Fork punta ad arrivare al 25% di superfici coltivate con metodo biologico entro il 2030, i consumi hanno fatto evidenziare per la prima volta una leggera flessione (-0,8% a valore rispetto al 2021, dati Nomisma).
Da metodo agricolo, il biologico sta sempre più diventando uno strumento al centro delle politiche EU, che con il Piano d’azione ha definito gli strumenti per concretizzare gli obiettivi delle strategie attraverso un incremento non solo della produzione ma anche dei consumi per poter cogliere i benefici ambientali, economici e sociali che comporta questa forma di agricoltura sostenibile e certificata basata sulla circolarità.
Al fine di centrare gli obiettivi delle Strategie Eu e di incrementare produzioni e consumi di prodotti bio, il Piano d’azione Eu ritiene fondamentali anche le iniziative dedicate alla ricerca e promozione relative al settore biologico, cui la Commissione intende destinare almeno il 30 % dei prossimi bandi relativi all'area d'intervento "Agricoltura, silvicoltura e zone rurali".
In questo contesto si inserisce il progetto Being Organic in Eu che, come piattaforma di iniziative e programmi a supporto della realizzazione del piano d'azione Eu, punta a comunicare i valori del biologico europeo e le caratteristiche distintive del metodo biologico che tutela la biodiversità e gli ecosistemi, contribuendo a contrastare i sempre più devastanti effetti del cambiamento climatico.
“Il biologico ha un ruolo importante, soprattutto in questo periodo contrassegnato da emergenze e insidie climatiche perché rappresenta lo strumento ideale per migliorare le abitudini alimentari. Come sottolineato dalle politiche europee che puntano fortemente a incrementare superfici e consumi bio, è fondamentale fare cultura e trasferire con chiarezza ai cittadini i valori del biologico. Un sostegno concreto in questo senso viene da progetti come Being Organic in Eu che consente di avviare e consolidare efficaci campagne di comunicazione e promozione per sensibilizzare a stili alimentari sostenibili. Il biologico rappresenta un’opportunità strategica in campo economico e al tempo stesso un approccio efficace che comporta notevoli benefici per la salute delle persone e dell’ambiente. Un futuro più sostenibile non può dunque che partire dal bio”, ha dichiarato Paolo Carnemolla, segretario generale di FederBio.
Fonte: Ufficio stampa Being Organic in Eu