Il meglio di IFN
Il 57% della filiera ortofrutticola vende senza più guadagnare
La Global Coalition of Fresh fa luce sulle sfide poste dall’inflazione da costi
Il 57% della filiera ortofrutticola vende in perdita o senza margini, è quanto emerge dal sondaggio condotto nel 2023 dalla Global Coalition of Fresh Produce (GCFP), che riunisce le associazioni dei diversi operatori del settore ortofrutticolo nel mondo (come Freshfel, per citarne una all’interno del contesto europeo), con l’obiettivo di far luce sull’aumento dei costi di produzione di frutta e verdura a livello globale e sul loro effetto sull’intera catena del valore e sui consumatori finali, al fine di responsabilizzare i principali stakeholder e i governi a intraprendere soluzioni urgenti per stabilizzare il settore in un periodo di crisi. Nel grafico sono rappresentati i risultati dell’incremento percentuale medio per i diversi fattori della produzione a livello internazionale e, in quello successivo, quelli riferiti all’Europa.
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La ricerca condotta dall’associazione su 165 operatori, tra cui produttori di frutta e verdura, esportatori, confezionatori, venditori e partner della filiera ortofrutticola, in Nord America, Europa, Africa, Oceania e Sud America, aveva l’obiettivo di indagare gli effetti dell’aumento dei costi e dei prezzi sull’industria ortofrutticola.
Il risultato è impietoso: per la maggioranza degli intervistati l’incremento dell’11% dei prezzi di vendita in Europa non è stato sufficiente a bilanciare l’aumento dei costi di produzione. Questi sono stati guidati principalmente dalla crescita di oltre il 60% dei costi di fertilizzanti (con picchi di crescita del 300%) e di elettricità, lasciando più del 55% dell’industria globale a vendere in pareggio o persino in perdita. Questo ha influenzato le decisioni strategiche e operative dell’80% degli intervistati, che ha scelto di posticipare gli investimenti sulla produzione.
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Inoltre, la maggioranza degli intervistati dubita ci siano speranze che i costi dei fattori di produzione si riducano entro la fine del 2023 e manifesta malcontento sulla scarsità di supporto dai governi.
Considerando le conseguenze della situazione attuale, GCFP auspica l’intervento degli attori della filiera suggerendo alcune soluzioni per salvaguardare la sostenibilità del settore. Alcune delle azioni raccomandate sono: azzerare l’iva sui prodotti, introdurre sussidi per il trasporto di frutta e verdura e limitare le promozioni aggressive a punto vendita.
Se “l’unione fa la forza”, la coalizione di diverse associazioni del settore ortofrutticolo, proattiva alla risoluzione delle situazioni di crisi, auspica che si risvegli la collaborazione da parte di tutti gli operatori per aspirare al miglioramento del settore ortofrutticolo, strategico sia per il pianeta e sia per le politiche sulla salute pubblica.