I fichidindia lasciano il passo alle arance, il fil rouge è la certificazione di qualità

La Deliziosa: «Le nostre produzioni sono focalizzate sulla valorizzazione del territorio»

I fichidindia lasciano il passo alle arance, il fil rouge è la certificazione di qualità

In Sicilia, all’ombra dell’Etna, non si fa in tempo a salutare i fichidindia dell’Etna Dop, in fase conclusiva di un’altra stagione entusiasmante, che fanno capolino le arance della Piana di Catania.
Racconta a IFN questo passaggio di consegne Salvatore Bua, responsabile commerciale dell’Op di Biancavilla. “Il fil rouge tra questi prodotti è il legame con il territorio, hanno una storia indissolubile con i terreni su cui vengono coltivati. Per noi - come Op - è un vanto e una responsabilità lavorare dei frutti che rispecchiano la nostra identità aziendale focalizzata sul rispetto e la valorizzazione del territorio puntando sull’economia circolare”.

Fichidindia
“A inizio campagna abbiamo parlato di orizzonti positivi (approfondisci l’articolo) e così è stato. Di anno in anno questi frutti sono una conferma. Soprattutto con il primo fiore abbiamo avuto grandi soddisfazioni, il prodotto ha espresso al meglio le caratteristiche organolettiche; il clima è stato dalla nostra parte. 
Il secondo fiore “bastardone” è sempre molto atteso; il caldo prolungato sino ad ottobre non ha accelerato la maturazione ma il mercato si è chiuso positivamente. Per noi questo prodotto rappresenta il nostro fiore all’occhiello, stiamo investendo molto per continuare a far crescere il comparto”.

Prossima settimana si parte con le arance
“Con gli agrumi - come ogni anno - è difficile fare delle previsioni certe. Sicuramente le temperature roventi hanno messo in difficoltà le piante e abbiamo registrato un po' di inevitabile ritardo. Per i calibri si prospetta una percentuale maggiore di medio-piccoli. Dalla prossima settimana inizieremo con le arance bionde”.
“La nostra strategia si focalizza sui prodotti di eccellenza che valorizzano il territorio grazie a certificazioni Dop, come quella appunto per il Ficodindia dell’Etna, o Igp come per l'Arancia Rossa ma anche per la Pesca di Leonforte Igp, una percoca che grazie alla tecnica dell’insacchettamento ha una genuinità e un gusto inconfondibili.

Anche per la pesca di Leonforte abbiamo appena chiuso, trattandosi di una varietà tardiva, una stagione eccezionale con ottimi risultati sia in termini di sinergia sul territorio che in termini di volumi e richiesta in aumento
Cambiano le stagioni e i frutti che li caratterizzano ma la nostra strategie è fondata sulla valorizzazione delle eccellenze del territorio”.