Dal campo
HM.Clause apre nuovi orizzonti per la coltivazione del peperone in Sicilia
Alessandro Cinquerrui: «La nuova varietà gialla Hmc57455 F1 ha grandi prospettive»
La ricerca di HM.Clause non si ferma e apre nuovi orizzonti nel mondo del peperone. Questo ortaggio è tra i più importanti per la filiera orticola e la Sicilia è tra gli areali più vocati, così la ditta sementiera ha sviluppato un peperone giallo ideale per l’Isola: la varietà Hmc57455 F1.
Conosciamo meglio le caratteristiche di questo nuovo protagonista dell’orticoltura con Alessandro Cinquerrui, Responsabile Commerciale Sicilia Ovest di HM.Clause e l’azienda agricola siciliana GRAL.
“Questo peperone giallo ha caratteristiche ideali per performare al meglio negli areali vocati della Sicilia. È adatto ai trapianti estivi, tra luglio e prima decade di agosto, in ambiente protetto, come tunnel e serra – precisa Cinquerrui - ma essendo una pianta molto versatile può essere trapiantata anche in pieno campo, senza alterarne le performance”.
“La nuova varietà Hmc57455 F1 si adatta perfettamente alle condizioni climatiche siciliane perché tollera bene il caldo. Infatti, è una pianta rustica, molto fertile, con un’elevata percentuale di allegagione e apparato fogliare comprente, ben sviluppato, che protegge le bacche dalle scottature del sole. La tolleranza del peperone al caldo si nota nei primi palchi, solitamente quelli più danneggiati, che non mostrano segni di deformazioni nemmeno a temperature proibitive”.
Andrea Sferrazza, titolare dell’azienda agricola Gral, dedica al peperone 40 ettari nell’areale di Licata: “Abbiamo trovato le caratteristiche del peperone di HM.Clause davvero uniche, sia da un punto di vista agronomico che morfologico. Tra qualche giorno inizieremo la raccolta e siamo molto entusiasti perché ci sono tutti i presupposti per fare bene”.
“È un peperone moderno quadrilobato, la polpa è spessa e garantisce un’ottima shelf-life. Ha un aspetto molto attraente, grazie al colore giallo sgargiante e alle venature verdi che fanno da contrasto. Mantiene anche un livello qualitativo alto e costante durante il ciclo produttivo, che rispecchia le esigenze della filiera. In campo la pianta ha reagito perfettamente a tutte le sollecitazioni. Adesso la parola passa a distributori e consumatori ma siamo molto fiduciosi”, conclude Sferrazza.