Golfera "ruba" spazi e opportunità nel reparto ortofrutta

Con i Petali, l'azienda si apre al mercato degli alimenti vegetali

Golfera "ruba" spazi e opportunità nel reparto ortofrutta

Durante una delle ultime rilevazioni in un punto vendita Famila di Forlì abbiamo trovato la linea i Petali, prodotti vegetali biologici arricchiti con legumi, ortaggi e spezie. La gamma è proposta da Golfera, realtà romagnola con sede in provincia di Ravenna, che ha trovato nei salumi e negli affettati tradizionali il proprio core business ma che, allo stesso tempo, non rinuncia a proporre assortimenti per il mercato degli alimenti vegetali, ricordandoci che con un brand forte alle spalle si può fare quasi tutto. 
È chiaro che questi prodotti non sono nati per diventare la fonte di business primaria dell’azienda, ma in tal senso la vediamo più come un’opportunità di mercato colta, in quanto consapevoli della forza del marchio Golfera, che viene riportato sulla base dell’etichetta. 
Con il brand “i Petali”, che sull’etichetta viene esposto in alto ben visibile, l’azienda si offre di servire un segmento di mercato e un target ben definito.

Le referenze proposte sono 4 anche se noi ne abbiamo trovate 3: 
-Affettato vegetale con ceci, pomodorini, olive taggiasche e capperi
-Affettato vegetale con soia e peperoni
-Affettato vegetale con grano, ceci, limone e curcuma
-Affettato vegetale con grano barbabietola e bacche di sambuco nero

La linea di affettati vegetali Golfera è proposta in un formato da 80 grammi, con un packaging dal fondo riciclabile nella carta e pellicola nella plastica; il prodotto è esposto nel banco frigo del reparto ortofrutta e ha una data di scadenza che cade nei primi giorni di dicembre. Guardando la tabella nutrizionale sul retro della confezione, ciò che salta di più all’occhio è il notevole contenuto in proteine, che si aggira intorno ai 27 grammi su 100 grammi, con poche differenze a seconda del gusto. 

L’alto apporto proteico è sottolineato anche sul fronte del packaging, in affiancamento alle diciture “prodotto in Italia”, “senza conservanti” e alla certificazione biologica. Una volta aperta la confezione, gli aromi sprigionati riportano all’odore dei salumi tradizionali e all’assaggio risultano piacevoli anche se gli ingredienti non sono perfettamente distinguibili. In bocca rimangono più stopposi rispetto ad un affettato classico, con una consistenza maggiore.
Concludendo, Golfera, dal mondo dei salumi e affettati a base di carne, ha saputo aprirsi a nuovi mercati per entrare nel murale refrigerato del reparto ortofrutta, sottraendo quindi spazi e opportunità alle aziende del settore.

Ha collaborato Fabrizio Pattuelli

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