Dal campo
Gli ortaggi spagnoli nella stretta delle virosi
Le segnalazioni di Coag Almería giungono per pomodori, zucchine e peperoni
Gravi forme di virosi si stanno riscontrando in Spagna (Almeria, sulla produzione di ortaggi. A denunciare la situazione è la stessa associazione agricola iberica Coag Almeria, che parla di pesanti danni su pomodori, zucchine e peperoni.
“Questa situazione è molto problematica e sta costringendo alcune aziende agricole ad abbandonare la loro produzione. Abbiamo già dati che indicano un 30% di estirpazione di zucchine nelle prime tre settimane di novembre", riferisce il segretario provinciale della COAG Almería, Andrés Góngora.
Tra gli altri ortaggi colpiti dalle virosi ci sono il peperone che viene danneggiato dal tripide degli orti (Thrips tabaci) e il pomodoro, che soffre le aggressioni del ToBRFV, anche se in parte si riesce a contenerlo.
Considerati i danni generati dalle virosi, Coag sta chiedendo azioni urgenti. In particolare, l’associazione insiste su come il cambiamento climatico potrebbe aggravare la situazione: le temperature alte in periodi insoliti dell’anno minacciano di aumentare la comparsa di parassiti, oltre ad aumentare l’intensità della virulenza.
Tra le misure più immediate richieste dal Coag, c’è l’adozione di un nuovo approccio alla regolamentazione dei prodotti fitosanitari e alle loro forme di controllo. In questo senso, Góngora ha insistito sulla necessità di “tenere conto, durante la negoziazione del Regolamento per l'Uso Sostenibile dei Prodotti Fitosanitari, dell'attuale situazione fitosanitaria, concedendo più possibilità in determinate circostanze". Per esempio, a livello normativo, va controllata la pressione esercitata dai distributori sull’uso dei prodotti fitosanitari, motivati più da ragioni commerciali che alimentari. “Questa situazione – commenta Góngora - rende più difficile essere competitivi e superare situazioni di crisi dei prezzi come quelle vissute nei primi mesi della campagna”.
L’associazione fa un riferimento anche alla produzione biologica, considerato che è la più vulnerabile in queste situazioni. “C'è preoccupazione per la coltura biologica nella prossima campagna, poiché la sua produzione sta diminuendo e la spiegazione potrebbe essere proprio l'incidenza di virus e parassiti. Questo è un motivo in più per cercare soluzioni e affrontare la situazione da diversi campi d’azione”, conclude Góngora. In questo caso il riferimento dell’associazione è quello della lotta biologica che, per crescere, ha bisogno di sostegno e finanziamenti.
Infine, l'organizzazione agraria avverte sulla necessità di intraprendere, a breve termine, azioni politiche forti sulle importazioni. “Nello specifico, il controllo delle importazioni dai paesi terzi è una priorità, attuando una stretta sorveglianza sull'arrivo di prodotti che possono portare malattie o parassiti, ad esempio attraverso il materiale vegetale e più specificamente attraverso il controllo delle sementi. Non possiamo continuare ad accettare merce da luoghi in cui non esistono gli stessi standard qui presenti o le stesse condizioni di sicurezza alimentare”, afferma Góngora.
Nel contesto esaminato dall’associazione, vengono ritenuti fondamentali anche i rapporti sui danni e le coperture assicurative. “A nome di Coag Almería incoraggiamo tutti gli agricoltori colpiti a chiedere aiuto, a compilare una relazione sui danni e, se hanno una copertura contro i virus, ad analizzare le loro opzioni assicurative. Data la gravità della situazione, da parte del COAG Almería saranno richiesti aiuti fiscali pertinenti e adeguati ”, indica Andrés Góngora.