Giuliano Canella, Alì: "più confezionato per valorizzare l'ortofrutta"

Volumi in difficoltà, per fidelizzare si punta sul servizio

Giuliano Canella, Alì: "più confezionato per valorizzare l'ortofrutta"

Nel primo quadrimestre del 2023, il reparto frutta e verdura è andato in difficoltà in tutta la Gdo italiana, e questo è successo anche in quelle insegne che da sempre ne hanno fatto un proprio punto di forza. In momenti come questi serve dunque essere flessibili e cercare comunque di creare valore. Alì Supermercati, gruppo distributivo veneto della centrale Selex, ha puntato sul confezionato e sul servizio al cliente, con progetti mirati a valorizzare ancora di più le categorie a maggiore valore aggiunto, come i prodotti di V Gamma e le bevande fresche, registrando ottimi risultati. 
Oggi facciamo il punto sul primo quadrimestre del 2023 proprio con il contributo di Giuliano Canella, responsabile reparti freschi di Alì Supermercati.

Giuliano Canella

Come è andato l’inizio di questo 2023 per i negozi Alì?
“Dopo i primi quattro mesi, le vendite complessive dei negozi a insegna Alì e Alìper sono state positive (+12%), ma tale risultato è legato molto ai forti effetti inflattivi che hanno caratterizzato il periodo. In ortofrutta l’inflazione ha pesato meno, per cui i risultati economici sono stati meno positivi rispetto a quelli complessivi (+5,5%), mentre se si osservano i volumi è chiaro come il cliente - in questo periodo - si trovi di fronte a scelte che lo hanno portato, a volte, a limitare i consumi (-2%)”. 

Come state affrontando questo particolare periodo a livello di scelte commerciali?
“Da sempre Alì è un’azienda che, in ortofrutta, punta molto sul prodotto confezionato e questo è avvenuto anche nell’ultimo anno e negli ultimi mesi, in cui, diversamente dal 2020 e 2021, questa modalità di vendita ha avuto una piccola battuta di arresto. Noi crediamo che un prodotto ortofrutticolo confezionato, se mantiene la promessa di qualità che caratterizza l’insegna, sia un grande valore aggiunto per il cliente: le modifiche nelle abitudini di acquisto hanno portato sempre di più a ricercare la velocità, la comodità, la sicurezza e la garanzia di qualità, cosa che in Alì è ormai assodata nel percepito della nostra clientela. Se osserviamo i trend di vendita dei prodotti confezionati in Alì, è possibile vedere come nel corso degli anni ci sia stata una vera e propria sostituzione tra prima gamma sfusa e confezionato, con un’impennata negli ultimi 16 mesi, e questo ci ha aiutato anche a creare valore. Ad oggi oltre il 60% delle vendite del reparto ortofrutta sono afferenti a prodotti confezionati, con punte anche superiori al 70% in alcune categorie, come ad esempio i pomodori”.

All’interno delle diverse categorie, su quali avete puntato maggiormente per trasmettere valore al vostro cliente?
“Oltre al lavoro trasversale alle categorie sul confezionato, abbiamo identificato alcune nicchie che riteniamo abbiano buone potenzialità sia come sviluppo assortimentale – quindi lato fornitore - sia come risposta del cliente. Una di questa è la V gamma, ovvero tutte le verdure cotte, lessate e grigliate. L’ampliamento assortimentale ha avuto l’obiettivo di inserire prodotti con shelf life più breve, quindi più rischiosa, ma con caratteristiche organolettiche più pregevoli. Una numerica profonda, con fasce prezzo corrette, uniti ad un’esposizione verticale e d’impatto, hanno colpito positivamente i nostri clienti portando a risultati molto soddisfacenti (+20% a volume)”. 

“Insieme alla V gamma, abbiamo lavorato anche sulle bevande fresche vendute nel murale dell’ortofrutta. Oltre ai consolidati estratti e frullati mono porzione, con un mix di prodotti a breve e a lunga shelf life, abbiamo sviluppati gli assortimenti puntando anche sui formati più grandi, da 800 ml al litro. Questa scelta, unita sempre ad un’esposizione impattante, ha portato - anche in questo caso - a risultati a doppia cifra”.