Dal campo
Gialletto, volumi ridotti preludio di una buona campagna?
Mazzamuto: «Ritardo del prodotto a campo aperto di 15 giorni ma quotazioni in rialzo»
La campagna del melone gialletto sta per entrare nel vivo; dopo un inizio poco esaltante dovuto alla scia negativa che ha caratterizzato il melone retato a inizio stagione, gli scenari stanno cambiando. “La campagna non è iniziata sotto un buon segno a causa dei volumi di vendita ridotti, dovuti principalmente alle anomale condizioni climatiche del mese di maggio, che non hanno invogliato i consumatori a comprare meloni. Negli ultimi giorni però, registriamo un maggiore interesse, i consumi stanno aumentando, ma di contro non c’è molta disponibilità di merce in campagna e i prezzi sono in rialzo”. Questo il quadro descritto a IFN da Ivan Mazzamuto presidente della cooperativa La Normanna di Paternò (Catania).
“Stiamo raccogliendo prodotto in coltura protetta sotto serre e tunnel - racconta Mazzamuto – si tratta di varietà Ericino proveniente dalla zona di Palma di Montechiaro nell’agrigentino e a fine giugno inizi di luglio ci si sposterà negli appezzamenti a campo aperto che abbiamo nella Piana di Catania, dove registriamo un notevole ritardo di maturazione, 15 giorni circa, dovute alle avversità climatiche di metà maggio. Questo ritardo potrebbe comportare un breve buco di produzione. Oltre alle pioggie Il grande nemico è stato il vento che ha spezzato le piante riducendo i volumi di produzione.”
Ecco l’andamento dei prezzi. “In generale i prezzi nelle scorse settimane sono stati un po’ più bassi rispetto allo scorso anno, anche perché hanno seguito la striscia negativa della stagione del melone retato, adesso le quotazioni con il gialletto in campagna sono in netto rialzo si aggirano tra i 0,95 - 1,00 euro al chilo".
Uno degli aspetti interessanti è l’aumento dei consumi di melone gialletto negli ultimi 4-5 anni, riconosciuto da sempre dai consumatori del centro/sud Italia e apprezzato sempre più anche nel nord Italia, “La cooperativa ha aumentato le superfici a 40 ettari per la coltivazione in campo aperto e 15 in serra e tunnel”.
Per quanto riguarda il packaging, l’azienda ripropone il prodotto con il bollino nero che crea un effetto ottico esaltando il giallo brillante del melone.