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Gelo anche in Francia, danni ai pescheti
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La scorsa settimana le temperature sono scese a 3 gradi sotto lo zero nel dipartimento francese Haute-Vienne. Per il produttore Loic Kammer le nottate sono trascorse monitorando le sonde che misurano la temperatura in tempo reale del frutteto. “Le temperature sono scese fino a -3° all'alba. Poteva andare peggio, la soglia critica è -6. In quel caso i danni raggiunti sarebbero stati anche del 90%”.
I meli ancora non sono fioriti perché in ritardo di 15 giorni rispetto al 2022, quindi il rischio per questa coltura è minore. A pochi chilometri dall'azienda di Kammer, c'è un frutteto di 12 ettari. Tra i filari dei meli si vedono balle di paglia ancora fumanti. È l'unica protezione antigelo primaverile di Olivier Blondy, giovane produttore che ha appena rilevato l'azienda di famiglia: "Li abbiamo accesi dalle quattro e mezza. Abbiamo fatto 17 fuochi."
Tra gli alberi da frutto più sensibili alle temperature sotto zero c'è il pesco e la diagnosi dopo le nottate di gelo per il momento non è rassicurante. “Siamo stati colpiti dal gelo per due anni di fila” - racconta Blondy - "e non abbiamo raccolto una pesca. Quest'anno pensiamo che sarà lo stesso."
Fonte: France3-regions.francetvinfo.fr