Dal campo
Gelate tardive: ammessa tutta la graduatoria del bando per 11,5 milioni
Mammi: «Importante finanziare la difesa attiva, ora serve una strategia nazionale»
Con l’ultimo bando appena chiuso - attraverso il quale sono stati concessi 11,5 milioni di euro, e tutte le aziende in graduatoria sono state ammesse a contributo -ammontano a quasi 24 milioni di euro i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione per i bandi antibrina e per la posa di strumenti meccanici utili a contrastare nelle campagne gli effetti del gelo sulle piante da frutto. Si tratta di investimenti in difesa attiva, attraverso contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti antibrina e attrezzature per la difesa delle coltivazioni, erogati attraverso tre bandi dal 2020 al 2023.
I fondi provengono dal Piano di sviluppo rurale, nel quale, già a giugno 2020, a seguito dell’aumento del numero medio di gelate primaverili e dell’aggravarsi degli effetti negativi del gelo anomalo sulle produzioni frutticole, la Regione ha proposto l’inserimento del nuovo tipo di operazione per la prevenzione dei danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate primaverili.
“Il sistema ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna - commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi- rischia di uscire seriamente compromesso da tutti gli effetti dei cambiamenti climatici che si sono riversati nelle campagne nel corso del 2023: parliamo di una filiera strategica per il paese, di migliaia di posti di lavoro, della produzione e lavorazione di prodotti italiani, buoni, sicuri e di qualità. Le imprese agricole possono uscire da questa situazione che si profila sempre più complessa, solo se adeguatamente sostenute anche attraverso un piano strategico nazionale per l’ortofrutta”.
Le risorse per il settore dell’ortofrutta
Le imprese agricole del settore frutticolo sono state colpite pesantemente dalle gelate di fine aprile 2023, che si sommano alle gelate degli anni precedenti e agli eventi alluvionali di maggio, e al maltempo di luglio. I raccolti in molte zone dell’Emilia-Romagna hanno subito perdite fino al 90%. In particolare risultano molto colpite le produzioni di pere, le drupacee e altre specie. Le ingenti perdite di prodotto si registrano nelle province di Ravenna, Ferrara, Rimini, Modena e Reggio Emilia.
Nel 2022 sono stati garantiti, tramite l’Organizzazione comune di mercato, 160 milioni di euro a sostegno dei programmi operativi delle 43 Organizzazioni di produttori, che associano complessivamente oltre 16.100 produttori, di cui 8.200 in Regione e 7.900 localizzati in aree al di fuori dell’Emilia-Romagna. Per il 2023, la ripartizione delle risorse approvate in ambito Ocm è pari a 181 milioni di euro a sostegno dei programmi operativi delle Organizzazioni di produttori e loro associazioni del settore ortofrutticolo. (aa)
Fonte: Ufficio stampa Regione Emilia-Romagna